"Tav, meno emissioni pari a una città"

ROMA. L'obiettivo della nuova linea Torino-Lione e' ''quello di sanare una forte anomalia rispetto al contesto transalpino ed europeo sulle direttrici Italia-Francia, dove solo l'11% delle merci viaggia via ferrovia rispetto al 31% delle direttrici Italia-Austria e 63% dell'Italia-Svizzera pur in presenza di volumi di scambio analoghi''.
E' quanto scrive il governo nel documento di risposta alle 14 osservazioni critiche della comunita' montana Valsusa-Valsangone sulla Torino-Lione. Il costo energetico della Tav, sottolinea Palazzo Chigi, e' perfettamente compatibile e consente a regime una riduzione delle emissioni pari a quella di una citta' di 300mila abitanti. Nel documento pubblicato sul sito del governo si conferma un costo totale di 8,2 miliardi, di cui 2,8 miliardi per l'Italia, 2 per la Francia e 3,2 di finanziamento europeo al 40%, aggiungendo pero' che l'Ue 'potrebbe' erogare un finanziamento fino all'ammontare del 40% del costo complessivo. Fermo restando ''che gia' oggi - scrive il governo - e' presente il contributo al 27%'' e cio' che ''e' da conquistare'' per Italia e Francia e' il differenziale del 13%.
 A proposito dei traffici tra Italia e Francia, si sottolinea che piu' che essere diminuiti ''si sono progressivamente spostati sulle direttrici piu' efficienti, che garantivano un migliore servizio e dei costi piu' competitivi (a cominciare dal Sempione e dal Loetschberg)''. Oggi, puntualizza il governo, ''una tonnellata portata attraverso il tunnel del Frejus costa quasi il 50% in piu' di una tonnellata trasportata in Svizzera e in Austria''.

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