Destabilizzati: Vendola e Attolini incontrano i parlamentari pugliesi. Cassano attacca, sanità allo sfascio

BARI. “Una comunità politica che si fa carico della soluzione dei problemi della sanità, con lealtà e con spirito di servizio”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, a conclusione dell’incontro che ha riunito nella sede dell’Assemblea consiliare, a Bari, con il presidente Vendola e l’assessore Attolini, parlamentari pugliesi e rappresentanti dei gruppi rappresentati in Regione.

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“Una giornata positiva per la Puglia e una prova di buona politica. Senatori, deputati e consiglieri di questa Regione si sono ritrovati ancora una volta, senza differenze di parte, di maggioranze e di posizioni, per affrontare insieme l’ennesima complessa questione che penalizza ingiustamente altri pugliesi”. “Oggi per i dirigenti medici destabilizzati, come ieri per la salvaguardia ambientale di Taranto e ancora prima per il personale regionale a rischio retrocessione, l’intera classe politica, senza eccezioni, si interroga sulla soluzione di questi e di tanti problemi attuali, schierandosi dalla parte dei lavoratori, delle categorie e dei cittadini della nostra regione. Perché non sono solo in discussione i diritti acquisiti e la continuità occupazionale per gli interessati, ma siamo anche impegnati a garantire la i livelli assistenziali e la salute stessa dei pugliesi”.
“Massima collaborazione al presidente della Giunta regionale Nichi Vendola a proposito della leggina salva de-stabilizzati della sanità pugliese. Adesso i parlamentari pugliesi uniti e in modo bipartisan facciano sentire la propria voce a Roma". Sono le parole del vicecapogruppo Pdl Massimo Cassano.
"Si tratta - prosegue Cassano - di salvaguardare il futuro di centinaia di medici, infermieri e amministrativi che ora potrebbero riportare un po' di ossigeno nella malandata – a causa di anni di politiche scellerate del centrosinistra – sanità pugliese. Il Pdl in questo percorso, un po' troppo lungo e tortuoso, ha sempre assicurato non solo tutta la collaborazione possibile, ma anche la ricerca di nuove soluzioni, il tutto però in un contesto normativo certo, di ampio respiro e non a rischio di una ulteriore de-destabilizzazione. Adesso però restano le colpe, tutte, di una maggioranza che con scelte sbagliate, dubbie, forsennate, assolutamente non condivisibili, ritardi ed evidenti errori con cui le varie questioni sono state affrontate, ha letteralmente frantumato il nostro sistema sanitario. E al di la della questione de-stabilizzati, sperando che vada a buon fine e la leggina possa avere gli effetti sperati, il presidente Vendola ha ben pochi fiori all'occhiello da esibire con orgoglio”, conclude il politico barese.

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