Greco: Vendola sollecita Cipe? Pensi al flop dei suoi cantieri

BARI. «A due anni dalla promessa di avviare cento cantieri in cento giorni, Vendola ne ha fatti partire appena una trentina per un totale di 27 milioni a fronte dei cento che erano disponibili: è bizzarro che il presidente della Regione solleciti ora il governo nazionale a far presto nello stanziamento dei fondi Cipe, visto che egli se fosse capace di investire in infrastrutture avrebbe ancora sulla carta più di un terzo dei progetti cantierabili che attendono la posa della prima pietra». Lo dichiara il coordinatore regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco, con riferimento a uno degli impegni sottoscritti dal governatore nelle Dichiarazioni programmatiche all'inizio del secondo mandato, il 15 giugno 2010.

«Basta consultare il sito del progetto – spiega Greco – per poter certificare il flop di Vendola nella propria regione, il che lo rende l'ultima persona che può polemizzare sulla efficienza della amministrazione pubblica e sulla efficacia della azione di governo: quando il governatore dice a Monti che "il salvadanaio c'è, i progetti ci sono, bisogna far partire i cantieri", sembra che parli allo specchio». «I fatti documentati nelle pagine web della Regione sono evidenti – prosegue il consigliere regionale – l'ultimo cantiere è stato attivato il 22 giugno dello scorso anno, come dire che da undici mesi in Puglia non si muove foglia e che malgrado ci siano 72 milioni nei cassetti e altrettante opere pubbliche siano pronte per essere cantierate, tutto è fermo».

 «L'appello "appassionato e forte" che Vendola rivolge al ministro Barca – conclude Greco – noi lo rivolgiamo a Vendola: smetta di parlare da leader nazionale di partito e faccia il suo dovere di presidente di Regione: anziché chiederlo al governo nazionale, provi Vendola a sentire il fiato sul collo della disperazione della gente di Puglia».

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