Riforma costi politica: taglio 50% contributi partiti

ROMA. Il Parlamento italiano alza la scure sui finanziamenti pubblici ai partiti. Taglio del 50%, a regime, dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici. Lo prevede il testo sui controlli dei bilanci di partito e sulla riforma del loro finanziamento che i relatori, Gianclaudio Bressa e Peppino Calderisi, hanno depositato oggi in commissione.
"I contributi e le spese sostenute dai partiti e movimenti politici sono ridotti a euro 91.000.000 annui, il 70 per cento dei quali, pari a euro 63.700.000 e' corrisposto come rimborso spese per le consultazioni elettorali e quale contributo per l'attivita' politica. Il restante 30% - si legge nel testo - pari a euro 27.300.000, e' erogato a titolo di cofinanziamento". "In via transitoria, le rate dei rimborsi elettorali relativi alle elezioni svoltesi dal 2008 al 2011, il cui termine di erogazione non e' ancora scaduto alla data di entrata in vigore della presente legge, sono ridotte del 10%.
L'importo cosi' risultante e' ridotto di un ulteriore 33%". E' quello che si legge nel testo sul controllo dei bilanci di partito e sulla riforma del loro finanziamento, messo a punto dai relatori. "E' una proposta tecnica - spiegano - da sottoporre alla discussione del Parlamento". La riduzione del 10% era gia' stata prevista dalla finanziaria 2008.

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