Decaro: sì a miglioramento servizi pubblici locali, ma rispetto dell'esito referendum acqua
BARI. Il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, nell'ambito della discussione in corso per l'approvazione della legge regionale in materia di Servizi pubblici locali, rinnova "l'impegno del proprio partito a garantire una rapida approvazione di una disciplina che perfezioni e migliori l'erogazione di servizi e prestazioni, ma nello stesso tempo precisa che Il Pd è al lavoro per perseguire, con assoluta fermezza e coerenza, l'obiettivo di un piena attuazione degli esiti referendari. Ed è per questo - precisa Decaro - che il Pd chiede con forza e determinazione che la Regione Puglia si renda protagonista di una forte iniziativa politico-istituzionale, nei confronti delle altre regioni e del governo nazionale, perché la nuova disciplina nazionale del servizio idrico integrato sia effettivamente attuativa della volontà di milioni di italiani.
Come lo stesso presidente Vendola ha riconosciuto in una recente intervista - ricorda Decaro - il Pd è impegnato a garantire una rapida approvazione di una disciplina funzionale all'erogazione di prestazioni efficienti e a costi accessibili, qualificate dalla piena valorizzazione delle risorse disponibili e dalla tutela e promozione del territorio e dell'ambiente; superando alcuni ritardi come quelli che siamo costretti a registrare nel settore rifiuti: quest'ultimo - rileva il consigliere Pd - è un ambito in cui occorre approvare un nuovo Piano Regionale capace di garantire la chiusura del ciclo e livelli di raccolta differenziata che almeno si avvicinino a quelli per i quali questo Governo regionale si è impegnato.
Ma deve essere chiaro a tutti, ed in questo senso il Pd ha posto e pone una questione pregiudiziale - sottolinea Decaro - che la nuova legge regionale sui servizi pubblici locali nulla ha a che fare con la gestione del ciclo integrato dell'acqua.
Il Pd - ribadisce il capogruppo - è infatti impegnato a perseguire, con assoluta fermezza e coerenza, l'obiettivo di un piena attuazione degli esiti referendari, sia per il profilo relativo alla esclusione del servizio idrico da qualsivoglia forma di privatizzazione; sia, contestualmente, per il profilo relativo ad una progressiva riduzione della tariffa che segua ad una radicale modificazione delle composizione della stessa, a partire dalla eliminazione, sancita dal referendum, della componente relativa alla remunerazione del capitale investito. Una rimodulazione della tariffa che - conclude Decaro - va al di là del lodevole impegno della Regione e della Autorità Idrica per un primo intervento di riduzione in favore delle fasce di popolazione socialmente svantaggiate".