Euro 2012: troppa Germania per una deludente Olanda. 2 a 1 e qualificazione dietro l'angolo

di Andrea Stano. Non è un’ipotesi bizzarra ritenere che l’UEFA abbia ingaggiato Steven Spielberg per curare gli effetti speciali di questa meravigliosa partita.

La Germania, oramai a un passo, o meglio, a un punto dalla qualificazione, si sbarazza di un’Olanda poco incisiva alla quale non restano che le preghiere e un po’ di buona sorte per proseguire il cammino in questo Europeo.

Eppure sono proprio gli oranje a mettere paura ai tedeschi nelle battute iniziali. Le verticalizzazioni e le accelerazioni di Afellay e Robben sono una spina nel fianco per la difesa tedesca che oltretutto deve vedersela con un Van Persie scatenato. Due palle gol nel giro di dieci minuti.

Al 6’s'infila nella distratta retroguardia tedesca ma scoordinato non reca danni al portierone Neur mentre pochi minuti più avanti sbilanciato da un difensore sbuccia il pallone servito da Robben.

Ma da questo momento in poi Sneijder e compagni si trasformano in statue di cera lasciando spazio al fantastico “Germania Show”. Automatismi ben oleati, gioco spettacolare, gli uomini di Low potrebbero scendere in campo bendati e nessuno si accorgerebbe di nulla.

Ozil e Mueller si divertono come a un parco giochi, Lahm conosce fin troppo bene il compagno Robben per abboccare a tutte le sue inutili ed urticanti finte.

Sono due formidabili triangolazioni a stendere di fatto l’Olanda. In entrambi i casi è Gomez a impallinare Stekelenburg. Troppo distanti i centrali olandesi, si perdono l’attaccante del Bayern lanciato da Schweinsteiger.

Stop corredato da veronica, tiro e rete. Ancora il centrocampista platinato imbecca lo spilungone d’origine spagnola che da posizione defilata esce dal cilindro un’imprendibile fucilata che zittisce il popolo d’Olanda.

La Germania è in stato di grazia, dà la sensazione di poter addormentare a proprio piacimento la partita. Vicinissimo al 3 a 0 Hummels (stasera monumentale) dopo una cavalcata solitaria centrale ma Stekelenburg gli nega la gioia del gol su tiro e ribattuta successiva.

L’Olanda intravede lo spettro dell’eliminazione e a testa bassa è costretta a riprendersi partita e tifosi. Prima è Neur (già protagonista per la verità nel primo tempo) a dire di no a Van Persie al tiro dalla distanza, poi è Boateng che s’immola sulla conlusione a botta sicura di Sneijder.

Alla fine è l’attaccante dell’Arsenal, tanto appetito dai dirigenti juventini, che fa tutto da solo e con una rasoiata di destro appena fuori aria accorcia le distanze divampando le speranze dei tifosi arancioni.

Ma è tutto qui, l’Olanda demoralizzata non ne ha più e la partita la vince la Germania, una splendida Germania, una temibilissima Germania.


Olanda-Germania 1-2

Marcatori: Gomez (G) al 24’, 38’ p.t., Van Persie (O) al 28’s.t.

Formazioni: Stekelenburg, Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Willmes, De Jong, Van Bommel (Van der Vaart al 1’s.t.), Robben (Kuyt al 38’s.t.), Afellay (Huntelaar al 1’s.t.), Sneijder, Van Persie
Neur, Boateng, Hummels, Budstuber, Lahm, Khedira, Schweinsteiger, Mueller (Bender al 45’+2 s.t.), Ozil (Kroos al 36’s.t.), Podolski, Gomez (Klose al 27 s.t.)

NOTE: Recupero: 1’, 3’
Ammonizioni: al 35’s.t. De Jong per gioco scorretto, al 42’ s.t. Boateng per comportamento non regolamentare, al 46’s.t. Willems per comportamento non regolamentare

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