Sanità: De Biasi, Brindisino privato ancora di reparti ospedalieri di qualità

BARI. “La Giunta regionale ha approvato la Delibera con la quale, tra l’altro, si è deciso di chiudere i punti nascita degli Ospedali di Ostuni e di Fasano. Ancora una volta le decisioni del Governo Vendola vengono prese a discapito della legalità, della trasparenza e violando il diritto alla salute dei cittadini". Così il Consigliere regionale de la Puglia prima di tutto, Franco De Biasi.

"Il Governo regionale - prosegue De Biasi - ha deciso, inaspettatamente e senza alcun apparente motivo tecnico – scientifico, di chiudere i reparti di Ostetricia di Ostuni e Fasano pur in presenza dei requisiti di Legge e degli indicatori previsti dalla stessa Regione, che avrebbero permesso il loro mantenimento. Ancora una volta si priva il nostro territorio di reparti ospedalieri di qualità e di riferimento per una vasta utenza, che dovrà subire il calvario di lunghi spostamenti, con potenziale aumentato rischio per le gestanti e nascituri, oltreché grande disagio per i loro familiari. Il mio Gruppo regionale, assieme agli altri gruppi di opposizione compirà immediatamente tutti i passi necessari in Commissione e in Consiglio per evitare che la scellerata decisione della Giunta Vendola sortisca i suoi deleteri effetti.
Intanto denuncio per l’ennesima volta la totale assenza di trasparenza e meritocrazia in decisioni che, se dovessero restare quelle assunte, priverebbero ai cittadini le prestazioni sanitarie minime che la Regione deve garantire su tutto il territorio regionale, in particolare in quello brindisino, già duramente provato dai precedenti piani di riordino ospedalieri di Vendola.
Mi auspico piuttosto che si proceda al recupero di risorse finanziarie dalla riduzione degli acquisti, non sempre economici, di beni e servizi da parte delle Asl, e si garantisca con i relativi risparmi di spesa il mantenimento dei reparti che si intende sopprimere. Suona infine beffarda la proposta dell’Assessorato alla Salute di prevedere l’assunzione di mille nuovi operatori sanitari, mentre si chiudono in tutta la Puglia interi ospedali e diversi reparti”, conclude De Biasi.