Terremoto: nuove scosse nella notte. Napolitano, darò svegli a chi vi dimentica


ROMA. Sono state otto le scosse di terremoto registrate nella notte nella zona dell'Emilia colpita dai violenti eventi sismici che dal 20 maggio hanno causato 26 morti e 17.000 sfollati. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), delle scosse avvenute tra la mezzanotte e le 5:50 di oggi, la più forte è stata alle 5:28, con magnitudo 2.9 ed epicentro in prossimità dei comuni mantovani di Gonzaga e Moglia, di quelli reggiani di Fabbrico, Reggiolo e Rolo, e di quelli modenesi di Concordia sulla Secchia, Novi di Modena e San Possidonio.

"Ho sentito giorni fa un po' di cattivo odore di speculazione politica sulla vicenda del terremoto. Di questo non ne vogliamo sapere", ha detto seccamente Napolitano. Ma restano le vittime, il dolore dei familiari, la paura a rientrare nei posti di lavoro.

"E' vero", conferma Napolitano, "i terremoti non si possono prevedere, ma la prevenzione è un dovere". "Abbiamo delle vittime da piangere, e non sono poche, hanno pagato con la vita certe circostanze. Essere schiacciati dalle mura del luogo dove si lavora è spettacolo che ferisce. E' un problema che dobbiamo affrontare".

E si deve partire proprio rivedendo "il piano di sicurezza nazionale" che evidentemente ha delle lacune. Bisogna soprattutto "ricalibrare" la mappa sismica della Penisola.