11 luglio 1982: la notte del Bernabeu compie 30 anni


di Nicola Zuccaro. Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo. Risuona, sicuramente e ancora nelle orecchie degli italiani quel triplice annuncio pronunciato dall'indimenticato telecronista azzurro per eccellenza Nando Martellini.

Domenica 11 Luglio 1982, al Santiago Bernabeu si celebra l'ultimo atto di un Mondiale che si concluderà con il trionfo della Nazionale di Bearzot per 3-1 sulla Germania.

E' la finale mondiale n.4 sin lì disputata dagli Azzurri a distanza di 12 anni dal sonoro 4-1 rifilato dal Brasile alla selezione di Valcareggi a Città del Messico. L'Italia proprio nel Mundial Spagnolo riuscirà nella rivincita sui verdeoro il 5 Luglio al Sarria di Barcellona imponendosi per 3-2.

Fu una vittoria sofferta che intervallata dalle abbordabili vittorie su Argentina e Polonia spalancò, dopo un fase eleminatoria opaca, le porte alla finalissima di Madrid iniziata in salita per l'Italia.

Nei primi minuti l'Italia ha la possibilità di passare in vantaggio ma Cabrini fallisce dal dischetto. Cala il gelo, affiora nella tifoseria italiana e negli undici di Bearzot l'incubo che tutto sia finito lì. Non sarà così e nella ripresa Rossi, Tardelli ( memorabile il suo urlo al punto da essere ritenuto concorrenziale con quello di Munch) e Altobelli mettono al sicuro quel successo arricchito nel tabellino dalla rete della bandiera tedesca firmata da Breitner.

Sarà l'ultima di quel Mondiale che vede l'Italia uscire a testa alta dopo un lungo silenzio stampa e dopo una lunga campagna stampa non proprio tenera nei riguardi di Bearzot. Il ct verrà strenuamente difeso persino dal presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Fu un successo sportivo benefico sul piano civile per l'Italia che attraversava anni difficili sul versante interno e calcistico perchè consacrò il gioco all'italiana fatto di difesa e contropiede con ripartenza quale migliore al mondo.

Resta il rammarico di non aver potuto festeggiare questo anniversario con un'altra vittoria in quel di Kiev (in occasione dei recenti campionati europei persi contro la Spagna) ma l'onore a quella formazione stampata nella memoria degli italiani va ugualmente reso per un calcio dal sapore antico che non c'è più.

Buon Compleanno Italia Mundial in una giornata che celebra anche i 30 anni di colui che promette già la rivincita dopo l'Europeo: Antonio Cassano, il cui pensiero è già rivolto al Mondiale del 2014.

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