Clini a Introna: sì alla valutazione dell'impatto delle prospezioni

BARI. Prospezioni petrolifere al largo delle coste baresi: l’istruttoria per la VIA è “un atto dovuto” per il Ministero, ma “l’estrema delicatezza di tali progetti non esime di valutare con altrettanta accortezza gli impatti sul sistema ambientale”. È l’assicurazione del ministro dell’Ambiente Corrado Clini al presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, che in una nota recente esprimeva preoccupazioni per l’avvio di una procedura di VIA richiesta dalla società Petroleum Geo Service Asia Pacific.

“Nessuna prospezione petrolifera in Adriatico, nessuna trivellazione nei fondali pugliesi senza una valutazione approfondita di tutte le conseguenze: quella del Ministro Clini è un’apertura confortante - osserva il presidente - ho molto apprezzato la serenità della risposta, che ci rassicura e dissipa la cortina di silenzi e di ansie che si addensavano intorno a un nervo scoperto per la sensibilità ambientale dell’intera regione. Da tanti mesi, le notizie di progetti di prospezioni si aggiungevano a quelle dell’apertura di procedimenti: la rotta dei battelli delle multinazionali del petrolio sembrava inarrestabile e convergeva minacciosamente verso le acque pugliesi”.

“Le rappresento che l’istruttoria è ancora in corso presso la Commissione VIA – questo l’inciso del ministro dell’Ambiente - e che l’intervento, che riguarda al momento la sola prospezione, si colloca al di fuori delle aree di divieto; per il Ministero è evidente che è un atto dovuto procedere nell’azione amministrativa, ma ciò ovviamente non esime, vista la estrema delicatezza di questi progetti, valutare con estrema accortezza gli impatti che gli stessi possono comportare al sistema ambientale”.

Riscontrando a sua volta la nota, il presidente Introna ha rinnovato le ragioni che spingono la Regione alla “strenua difesa” dell’ecosistema litoraneo e marino e “vedono il Consiglio regionale unito nel dare voce alle posizioni espresse dal sistema Puglia nel suo complesso, istituzioni, enti locali, parti sociali, associazioni, cittadini”. I motivi sono ambientali, ma non solo: economici, turistici, produttivi, con alcune tra le marinerie di pesca professionale più importanti del Paese.

Più di 800 km di coste, il 12% dello sviluppo costiero italiano: “la Puglia – insiste il presidente Introna - è compatta nella salvaguardia della sua condizione ecologicamente privilegiata, quasi un’isola felice nel Mediterraneo, un territorio marittimo in stato di grazia ambientale”.
“Sono ecocompatibili le strategie di sviluppo che intendiamo perseguire e sulle quali anche l’Unione Europea dovrà ascoltarci e risponderci”. Il dialogo con l’Europa, cui fa cenno il presidente del Consiglio regionale, è tra gli obiettivi della Conferenza delle Regioni adriatiche e del Mediterraneo europeo, alla quale il ministro Clini “ha aderito fin dal principio, con un garbo istituzionale che non è passato inosservato, ed ora ha ribadito di voler partecipare”.
Si terrà a Trieste, come concordato, conferma il presidente, ma la stagione avanzata consiglia di rinviare l’appuntamento alla ripresa dopo la pausa estiva. La macchina organizzativa sarà avviata in un incontro di Introna col ministro.