Iraq: Ramadan insanguinato, 107 morti
IRAQ. Torna a scorrere il sangue in Iraq nel terzo giorno del Ramadan. Una raffica di attentati ha colpito 14 citta', soprattutto al nord, provocando almeno 107 morti e 268 feriti: il bilancio piu' grave dal maggio 2010, quando una serie di autobomba a Baghdad lasciarono sul terreno 110 vittime.Nel mirino la comunita' sciita e le forze di sicurezza, tradizionali obiettivi di al Qaeda.
La rete terroristica non ha rivendicato gli attacchi ma nei giorni scorsi aveva annunciato il lancio di un'offensiva. L'attentato piu' sanguinoso e' avvenuto a Taji, 20 chilometri a nord di Baghdad, dove sette esplosioni hanno ucciso 32 persone, fra cui 14 poliziotti.
Strage anche a Sadr City, quartiere sciita di Baghdad, e nella zona a maggioranza sciita di Hussainiya, alla periferia della capitale: due autobomba hanno provocato la morte di 21 persone mentre i feriti sono stati 73.
Nove vittime a Mosul mentre nella citta' settentrionale di Kirkuk, ricco centro petrolifero, cinque autobomba hanno provocato la morte di sei persone. Altre sei vittime - tra cui quattro soldati e un agente - sono state registrate nella provincia orientale di Diyala.
Altri attacchi sono avvenuti a Khan Bani Saad, Udhaim, Tuz Khurmato, Samarra e Dujail, tutte citta' a nord di Baghdad.
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