Polo del mobile: c'è accordo anti-crisi

BARI. L'accordo siglato oggi al Ministero dello Sviluppo economico con le Regioni Puglia e Basilicata da' nuovo slancio alla reindustrializzazione dell'Area Murgiana dove da alcuni anni e' in crisi il distretto interregionale del mobile imbottito, nato intorno alla leadership mondiale della Natuzzi. L'accordo e' atteso gia' dal 2006 ai primi segni della crisi, arrivata in anticipo per l'effetto della globalizzazione e con la "tigre" cinese che ha occupato stabilmente i mercati del "made in Italy" con divani a prezzi minori.

Nel momento di maggiore espansione il polo del mobile imbottito della Murgia ha avuto il primato italiano dell'export del salotto. Nel 2002 l'Area Murgiana produceva un fatturato di due miliardi di euro e nel momento "clou" tra occupati diretti ed indiretti il settore annoverava 14.000 unita' lavorative e 550 aziende operanti nel comparto. Il solo "triangolo" del salotto, collocato tra Altamura, Santeramo in Colle (Bari) e Matera contava 4.700 unita' dirette. La zona produttiva si e' poi successivamente allargata alla provincia di Taranto con Laterza e Ginosa ed e' arrivata fino alle porte di Bari.

Per effetto della crisi il distretto e' notevolmente ripiegato tornando nell'alveo della Murgia, incuneata fra le province di Bari, Matera e Taranto. L'occupazione si e' ridotta ad un terzo e il numero delle aziende e' sceso a poco piu' di un centinaio. Oltretutto chi e' ancora sul mercato resiste tra notevoli difficolta'. Inoltre una buona parte dei lavoratori ancora occupati beneficia di ammortizzatori sociali come cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale o indennita' di mobilita' e l'accordo che si vuol raggiungere tra Stato e Regioni punta soprattutto a dare continuita' al loro reddito.

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