Rapine in serie a Bari: due ordinanze di custodia cautelare
Le indagini hanno consentito di attribuire loro la paternità di almeno tre rapine commesse nel febbraio 2012 utilizzando sempre lo stesso “modus operandi”. I due, a bordo di una Bmw di grossa cilindrata condotta dal 30enne, girovagavano in strada, individuavano ed inseguivano le vittime per poi, sotto la minaccia dell’arma, impossessarsi delle loro auto o borse.
In particolare domenica 5 febbraio 2012 ad Acquaviva delle Fonti, alle ore 08.00 circa, un 23enne studente del luogo mentre era fermo a bordo della sua autovettura Fiat 500, venne raggiunto e bloccato da uno dei due malviventi che, sceso dalla Bmw pistola in pugno, si faceva consegnare l’orologio e le chiavi del mezzo con il quale poi si dileguava.
Lo stesso giorno, intorno alle 09.30 circa, nei pressi del quartiere Madonnella di Bari, i due rapinarono anche l’Audi A3 scura ad un 54enne, professionista barese. L’uomo, seguito isolato dopo isolato, mentre parcheggiava la sua auto, venne bloccato e costretto a consegnare le chiavi del mezzo.
La vittima, alla vista della pistola, preferì non opporre resistenza acconsentendo alle richieste del rapinatore che si mise alla guida dell’auto fuggendo via mentre il complice lo seguì a bordo del mezzo a loro in uso. Le due autovetture oggetto di rapina vennero comunque rinvenute poco più tardi dai Carabinieri parcheggiate non molto distante dal luogo degli eventi delittuosi forse per poterle poi trasferire in un magazzino verosimilmente la successiva notte o per impiegarle in altre rapine.
Alle 17.30 del 9 febbraio infine una 37enne commerciante barese dopo aver prelevato 100 euro dall’Ufficio Postale di via Alessandria, venne aggredita in strada dal 33enne armato di pistola che le strappò la borsa procurandole lesioni. L’immediato intervento dei Carabinieri consentì in quella occasione di arrestare il 33enne e di recuperare l’intera refurtiva che aveva nascosto nella cassetta Enel di un condominio vicino.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, al 33enne il provvedimento è stato quindi notificato presso il carcere di Foggia dove lo stesso è attualmente detenuto mentre il 30enne, dopo le formalità di rito, è stato associato presso il la casa circondariale di Bari.
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