Ilva Taranto: 'Domani mattina un'altra manifestazione di protesta'

TARANTO. La grande manifestazione di protesta convocata dai sindacati domani mattina nella città di Taranto è solo uno degli appuntamenti fondamentali dell’intricato nodo dell’Ilva. Sempre nella mattinata di domani, un’altra partita, questa volta politico-istituzionale, si giocherà a Bari al cospetto del ministro dell’Ambiente Corrado Clini che incontrerà il presidente Vendola, il presidente della Provincia Florido e il sindaco Stefàno assieme ad una delegazione parlamentare formata da Raffaele Fitto, Nicola Latorre, Ludovico Vico, Paqsquale Nessa e Salvatore Ruggeri che, in più occasioni, hanno preso parte al Tavolo Taranto. Probabilmente si parlerà di come rendere immediatamente disponibili i fondi appena stanziati per l’emergenza ambientale della città. Non è da escludere, una riflessione sulla strategia da adottare in caso di conferma delle valutazioni del gip Todisco da parte del Tribunale del Riesame. In questo caso, infatti, gli scenari saranno tutti da ridefinire. Il ministro, però, ha già detto chiaramente nell’odierna seduta parlamentare, che i rischi ambientali «sono quelli dei decenni passati, mentre è più difficile identificare una correlazione causa-effetto sull'eccesso di mortalità per tumori nell'area con la situazione attuale che, per effetto di leggi regionali e nazionali e misure ad hoc hanno avuto una evoluzione delle tecnologie con significative riduzioni delle emissioni, particolarmente della diossina e delle polveri». Sempre domani, il governatore della Puglia avrà un faccia a faccia con il neo presidente dell’azienda siderurgica Bruno Ferrante per approfondire le problematiche relative alla bonifica del sito industriale e infine, nel primo pomeriggio, ci sarà il confronto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di Confindustria. Insomma se i lavoratori presiederanno la città bimare, a Bari potrebbe giocarsi il futuro di Taranto, stritolata tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro. (Dario Durante)