Mafia: Ingroia, non strumentalizzateci contro Napolitano

ROMA. ''Non strumentalizzateci contro Napolitano. Io posso capire le semplificazioni giornalistiche, anche se non le amo, ma il fatto che le vicende delle ultime settimane siano ridotte a uno scontro tra la Procura di Palermo e il Quirinale, e ancor piu' tra il sottoscritto e il presidente della Repubblica, non solo non mi piace, ma non corrisponde in alcun modo alla realta'''. A sostenerlo, in un'intervista rilasciataal Corriere della Sera, e' Antonio Ingroia, procuratore aggiunto della procura distrettuale antimafia di Palermo, secondo cui il conflitto di attribuzione sollevato dal Capo dello Stato davanti alla Corte Costituzionale -, in merito all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche che lo riguardano, nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia - ''e' stato strumentalizzato per attaccare la Procura di Palermo''.

''Noi riteniamo di aver agito correttamente e attendiamo sereni il giudizio della Consulta. Di certo pero' non penso nemmeno lontanamente che il presidente Napolitano - sottolinea - si sia mosso con l'intenzione di attaccare la Procura di Palermo e fornire alibi a chi da tempo ci accusa delle peggiori nefandezze. Figuriamoci''.

''Non voglio fare valutazioni politiche, ne' su quello che scrive 'Il Fatto', i cui lettori comunque ringrazio per la solidarieta' che ci hanno manifestato, ne' su quello che scrive 'il Giornale'. E nemmeno su cio' che dice l'onorevole Di Pietro - sottolinea Ingroia - o l'onorevole Cicchitto. Anche quando vedo e sento usare, da quelle testate e dai quei parlamentari, toni ed espressioni che non sempre condivido e che non mi appartengono''.

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