Primarie: Decaro, sorpresa nell'aver suscitato tanto clamore nel richiederle

BARI. ''Le dichiarazioni degli scorsi giorni, mie e del collega Amati, erano finalizzate a puntare l’attenzione e a stimolare il dibattito sull’urgenza e la necessità di avviare, al più presto, l’iter di modifica dell’attuale legge elettorale nazionale. Non ho mai messo in dubbio l’impegno che il mio partito sta spendendo per raggiungere questo traguardo, e sono contento di aver ricevuto rassicurazioni in tal senso dai 'colleghi di partito' e dai parlamentari in carica, che in questi giorni si sono espressi sulla necessita' di una nuova legge elettorale o comunque sull’utilità delle primarie per i parlamentari come strumento di attivazione e partecipazione dei cittadini alla selezione di una nuova e più rappresentativa classe dirigente". Lo sostiene il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, rilevando che, ''se la voglia di cambiare la legge elettorale o di ricorrere alle primarie per scegliere i candidati parlamentari, e' cosi' forte e convinta in tutti i vertici del Partito democratico, non si comprende come mai l'aver sottolineato l'importanza di restituire ai cittadini la facolta' di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, abbia suscitato tanto clamore: uno stato di agitazione che ha coinvolto anche alcuni degli attuali parlamentari che hanno criticato, anche aspramente, il nostro intervento volto solo a sollecitare pubblicamente l'importanza delle primarie anche per la scelta dei parlamentari di fronte al 'porcellum' che impone determinati nomi, impedisce ai cittadini di fare le proprie scelte e, in molti casi, mortifica anche gli eletti''.

Replicando alle reazioni piccate che hanno suscitato tali dichiarazioni, Decaro spiega che: "Se tutti sono così convinti che l'attuale legge cambierà e che, altrimenti, si faranno le primarie, non capisco come mai il dibattito da noi sollevato abbia potuto infastidire tanti esponenti del PD: qualsiasi sia il sistema di scelta dei rappresentanti parlamentari con cui andremo alle urne nel 2013 - evidenzia - credo che sia importante affrontare, dentro e fuori il partito, senza paure o accuse di insubordinazione, un discorso di metodo di selezione della rappresentanza e non di merito dei singoli. Perche' credo debbano essere sempre i 'cittadini-elettori' ad avere il diritto di scegliere la propria classe dirigente''.

''A mio giudizio - aggiunge il capogruppo Pd - un percorso di questo tipo ci qualificherebbe agli occhi dell’opinione pubblica, dimostrando di rispettare il sacrosanto diritto di partecipazione democratica che, da troppo tempo, manca ai cittadini di questo Paese; e che e' nostro dovere restituire al più presto''.

''Per quanto riguarda le accuse di personalismi e strumentalizzazioni, ricevute anche da parte di chi, dicendo di entrare 'in punta di piedi', coglie l'occasione per tirar calci senza motivo - prosegue Decaro - credo che la miglior risposta sia continuare a lavorare, come ho fatto fino ad oggi, per contribuire alla crescita della mia regione e del mio partito. Allo stesso tempo, però - precisa - dovremmo riflettere sul fatto che per essere credibili agli occhi dei cittadini quando parliamo di apertura e partecipazione, dobbiamo dimostrare di essere altrettanto aperti al dialogo e al confronto all'interno del partito''.

''Per concludere - sottolinea infine Decaro - spero solo che la nuova legge elettorale sia migliore di quella attuale, anche se dalle prime indiscrezioni pare non potremo nemmeno scegliere la coalizione e quindi lavorare e presentarci ai cittadini sulla base di un programma condiviso. Ma spero di essere presto smentito''.

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