Sanità: "Gli errori di Vendola non possono ricadere sui lavoratori"
BARI. “Non possono essere i lavoratori a pagare gli errori del Governo Vendola. L’impugnazione davanti alla Corte Costituzionale del bilancio della Puglia pone due questioni su cui il Governo deve prestare la massima attenzione: innanzitutto quella di 800 unità lavorative, tra medici e paramedici; e poi la carenza di organico nelle strutture sanitarie pugliesi che già sono sotto la morsa del blocco del turn over e hanno difficoltà ad assicurare adeguate prestazioni sanitarie ai cittadini utenti”.È quanto affermato dal presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia che ha così commentato la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare davanti alla Consulta la legge di assestamento e prima variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 della Puglia.
“Ferme restando le prerogative del Governo di controllo sull’attività finanziaria della Regione – ha sottolineato il capogruppo Udc – occorre valutare le possibili conseguenze dell’impugnazione della legge di bilancio e ad evitare che a pagare gli errori del Governo Vendola siano ancora una volta i lavoratori e, di conseguenza, l’intero sistema sanitario regionale che potrebbe vedersi privato di altro personale medico e paramedico. Nonostante i toni rassicuranti dell’assessore Attolini, secondo il quale l’impugnativa non desta particolare preoccupazioni per la gestione del personale della sanità pugliese, invitiamo il Governo e tutte le forze politiche che lo sostengono alla massima cautela, soprattutto in considerazione della crisi economica e occupazionale che attanaglia la nostra Regione come il resto del Paese. In particolare – ha concluso il presidente Negro – invitiamo la deputazione parlamentare pugliese, che ha dimostrato massima attenzione sul caso dell’Ilva di Taranto, a tenere alta la guardia, onde scongiurare danni al sistema sanitario che avrebbero conseguenze gravi e irreversibili”.
Tags:
Politica