Cassano: "Pronto soccorso pediatrico a Bari, Dattoli riferisca in Commissione"

BARI. "Prima una nuova organizzazione del lavoro con il rafforzamento del personale addetto alle emergenze/urgenze pediatriche, e dopo l'accorpamento dei pronto soccorso all'ospedale “Giovanni XXIII” di Bari. Il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Vitangelo Dattoli, non può ignorare la denuncia – apparsa in questi giorni sulla Gazzetta del Mezzogiorno – del vicepresidente nazionale dell’Anpo (associazione che rappresenta i primari ospedalieri) prof. Francesco Vitale.
Per questo chiederò un'audizione davanti alla Commissione regionale affinché possano essere spiegati e chiariti tutti i passaggi che hanno portato alla chiusura del pronto soccorso specialistico presso le Cliniche pediatriche del policlinico e l'accentramento di tutta l'attività al “Giovanni XXIII”. Il rischio, oltre al superlavoro cui saranno sottoposti medici e infermieri del Pediatrico, il cui numero è notevolmente sottodimensionato rispetto alle reali esigenze, è di ingenerare confusione negli utenti con pericolose perdite di tempo in caso di situazioni di emergenza sanitaria.
E' fondamentale ascoltare il grido di allarme del professor Vitale, quando sottolinea che le prestazioni di pronto soccorso effettuate presso la clinica pediatrica, circa 8700 annue, si sommeranno alle 23mila annue effettuate dal Giovanni XXIII. Situazione ulteriormente aggravata dalla chiusura dei reparti pediatrici degli ospedali di Putignano e di Monopoli che comporterà un inevitabile flusso di pazienti in più. Nel particolare il reparto di pediatria di Monopoli effettua circa 2600 consulenze pediatriche all’anno, per il Pronto Soccorso, mentre quello di Putignano circa 3mila, con un totale di circa 5mila.
La mancanza di un riferimento specialistico pediatrico ai sanitari del pronto soccorso del policlinico, indurrà l’arrivo di pazienti che sarebbero stati trattati, in maniera diretta e pronta, presso reparti specialistici dello stesso ospedale".
A riferirlo in una nota il vice capogruppo PdL, Massimo Cassano.