“Come si può violentare questo mare con le trivelle?”

BARI. “Una meraviglia come questa non può venire deturpata per quattro barili di petrolio, il paesaggio costiero pugliese non vale l’oro nero del mondo”. È la dichiarazione del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che nella visita ai padiglioni della Fiera del Levante, dopo il taglio del nastro, si è soffermato, “con compiacimento e con orgoglio”, nello stand dell’Unioncamere, dedicato all’economia marinara. Un itinerario in una “grande industria strategica”, ha notato, estremamente variegata (pesca, acquacoltura, attività marinare, cantieristica, trasporti, artigianato, turismo e sport) valorizzata da allestimenti, scatti e videoproiezioni.

Con Introna si sono soffermati i presidenti della Provincia di Bari Franco Schittulli, della Fiera Gianfranco Viesti, della Camera di Commercio barese Alessandro Ambrosi, il consigliere regionale Davide Bellomo ed un ospite non pugliese, il presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Eros Brega “ammirato e conquistato”, a sua volta, dallo spettacolo dei quasi 800 km di coste, “tutte diverse”, alte e basse, rocciose e sabbiose, grandi porti insenature e spiagge e piccoli scali. “L’Umbria non è una regione marinara, con l’eccezione del lago Trasimeno, tanto più apprezzo da sempre il patrimonio marittimo pugliese”.

Il ”collega” pugliese gli indicava con orgoglio le diverse località. “Con questo mare – ha ripetuto Introna – come si può prendere in considerazione l’idea folle di farlo violentare dalle trivelle?".

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