Lazio: sciolto Consiglio. Nuova tegola dal ministero sul 'Piano Casa'

ROMA. Tabula rasa per la situazione politica laziale dopo lo scandalo rimborsi. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, ha firmato stamani il decreto di scioglimento dell'assemblea. Lo ha reso noto lo stesso Abbruzzese durante un evento in provincia di Frosinone. Lo scioglimento del Consiglio arriva dopo le dimissioni della governatrice Renata Polverini, formalizzate ieri.

Con lo scioglimento del Consiglio regionale del Lazio si aprono ora tempi 'obbligati' per determinare quando si andrà al voto per rinnovare l'amministrazione. Ma la data in cui effettivamente i cittadini andranno alle urne per eleggere il successore di Renata Polverini resta un rebus. Dalla firma del decreto di scioglimento della Pisana da parte del presidente Mario Abbruzzese, avvenuta oggi, la presidente dimissionaria Renata Polverini ha 90 giorni di tempo per emettere il decreto che indice le prossime elezioni. Le norme non indicano un tempo massimo entro il quale collocare la data in cui si andrà a votare.

Ma non finiscono qui le tegole per la Polverini. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro affari regionali, turismo e sport, ha deliberato l'impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale della legge Regione Lazio n. 12 del 6 agosto 2012 ''Modifiche alle leggi regionali 6 ottobre 1997, n. 29 (Norme in materia di aree naturali protette regionali), 6 luglio 1998, n. 24 (Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico) e 11 agosto 2009, n. 21 (Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale), come da ultimo modificate dalla legge regionale 13 agosto 2011, n. 10 e modifiche alle leggi regionali 2 luglio 1987, n. 36 (Norme in materia di attivita' urbanistico-edilizia e snellimento delle procedure), 9 marzo 1990, n. 27 (Contributi sugli oneri di urbanizzazione a favore degli enti religiosi per gli edifici destinati al culto.

Interventi regionali per il recupero degli edifici di culto aventi importanza storica, artistica od archeologica), 6 agosto 1999, n. 12 (Disciplina delle funzioni amministrative regionali e locali in materia di edilizia residenziale pubblica), 22 dicembre 1999, n. 38 (Norme sul governo del territorio), 19 luglio 2007, n. 11 (Misure urgenti per l'edilizia residenziale pubblica) e 16 aprile 2009, n. 13 (Disposizioni per il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti) e successive modifiche'' in quanto contiene alcune disposizioni in contrasto con le norme statali in materia di tutela del paesaggio ed in materia di governo del territorio. E' quanto si legge nella nota finale di Palazzo Chigi.