Scuola: Profumo replica ai precari, concorso non lede alcun diritto

ROMA. Il concorso per il mondo della scuola in programma nelle prossime settimane non lede nessun diritto ma e' anzi, inserito nel contesto del 'doppio binario', il modo migliore per diventare un paese normale. Ad evidenziarlo, rivolgendosi anche ai precari del mondo della scuola, che hanno duramente protestato, il ministro dell'Istruzione, Alessandro Profumo. "La legge e' legge: e' dal 1999 che non abbiamo concorsi", ha ricordato, chiosando poi che "ora la legge prevede il doppio quello dello svuotamento delle graduatorie e, in parallelo, il concorso: e' il modo piu' regolare per diventare un Paese normale".

Il ministro ha ricordato che il prossimo concorso, in programma per il 24 settembre prossimo, seguira' "ancora con le regole attuali". "Stiamo lavorando per il regolamento sulla base della delega Fioroni per fare una seconda sessione di concorso l'anno prossimo piu' o meno all'inizio dell'estate e poi con regolarita' ogni due anni", ha poi aggiunto, concludendo che "non viene leso alcun diritto perche' i precari possono rimanere all'interno delle graduatorie oppure fare il concorso: per le persone che sono piu' in alto in graduatoria credo sia una chance".

Al tempo stesso, pero', l'anzianita' in graduatoria non costituira' titolo per il concorso: "Io credo - afferma Profumo - che i titoli debbano essere di tipo culturale, per esempio un dottorato o un master o lavori pubblicati: l'obiettivo del concorso e' di avviare un percorso di regolarizzazione", anche perche' "il Paese ha bisogno di regole e le regole devono essere rispettate, c'e' bisogno di tempi e di semplificazione".