“Si modifichi lo Statuto a 50”

BARI. “Nella riunione dei Presidenti dei Gruppi di questa mattina abbiamo chiesto la convocazione della VII Commissione per modificare lo Statuto della Regione e portare il numero dei Consiglieri a 50 così come è naturale dopo la sentenza della Corte Costituzionale e senza necessità di attendere l’esito del ricorso del Governo alla autoriforma a 60 Consiglieri approvata alla unanimità dal Consiglio.
Il tempo necessario ai Gruppi per esaminare la proposta tecnica di modifica della legge elettorale non andrebbe in questo modo perso perché nel frattempo si adeguerebbe lo Statuto agli input della Corte evitando il conflitto giuridico.
Abbiamo anche chiesto l’audizione nelle stessa VII Commissione del Comitato 50 e 50 perché si risponda alle richieste dei 20.000 sottoscrittori della legge di iniziativa popolare del movimento delle donne con la conseguente modifica della legge elettorale.
Auspichiamo che ciò avvenga per dotare la Puglia degli strumenti di rappresentanza necessari alla sua vita democratica e senza alcun rischio per la validità della prossima legislatura”.
A riferirlo i Presidenti Gruppi Sel e PPV, Michele Losappio e Angelo Disabato.

Diversa è l'opinione del Pd sulla faccenda. “Mi auguro che qualcuno non usi demagogicamente la necessità di ridurre il numero dei consiglieri regionali per accelerare l’approvazione di una legge elettorale che invece meriterebbe un’elaborazione e una discussione approfondita”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Filippo Caracciolo in merito alla riforma elettorale in discussione alla Regione.
“La riduzione da 70 a 50 è necessaria e ci vedrà certamente tutti d’accordo. Ma una legge elettorale non definisce soltanto il numero dei consiglieri. C’è tanto altro che va analizzato e ben ponderato. Ritengo, quindi, che la legge di modifica debba essere elaborata con grande attenzione e questo mal si concilia con la fretta che invece si percepisce negli ambienti regionali. Sembra come se qualcuno abbia fretta di chiudere questa partita - aggiunge Caracciolo - ma le elezioni sono ancora lontane e quindi non vedo perché si debba correre. Anche perché sarebbe opportuno attendere la nuova legge elettorale nazionale e, soprattutto, le novità relative alle province. Sarebbe, infatti, opportuno che le circoscrizioni elettorali corrispondano alle nuove province o, quanto meno, alle stesse circoscrizioni che saranno previste per le elezioni politiche”.
Un appunto, infine, sul lavoro affidato alla commissione di esperti: “Non entro nel merito dei suggerimenti dei tecnici - dice il consigliere del Pd - ma ritengo che la legge elettorale debba essere decisa dalla politica, che può e deve assumersi la responsabilità di stabilire le regole per l’elezione dei rappresentanti dei cittadini”./