Consiglio: già domani in Aula il taglio a 50. Costi della politica e Ilva all'attenzione dei capigruppo
BARI. Nel 2015 i consiglieri della Regione Puglia saranno 50, 10 in meno di quelli già “tagliati” in autoriforma e 20 in meno degli attuali. “Porteremo domani in Aula, in prima lettura, la modifica statutaria con la riduzione del plenum dell’Assemblea a 50 componenti più il presidente eletto. Inoltre, introdurremo nello Statuto il collegio dei revisori dei conti, che valuteranno i bilanci regionali”: lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, a conclusione della riunione dei capigruppo con il presidente della Regione Nichi Vendola e gli assessori alla sanità Ettore Attolini e all’ecologia Lorenzo Nicastro.
L’incontro era stato convocato per prendere in esame il regolamento di valutazione del danno sanitario delle attività industriali nelle aree a rischio ambientale, che la Giunta regionale si appresta ad adottare. “In questa occasione – ha spiegato il presidente del Consiglio - oltre a prendere atto dell’importante provvedimento , legato evidentemente all’emergenza Ilva, abbiamo ritenuto di anticipare il percorso approvativo della modifica statutaria per la riduzione dei consiglieri, argomento urgente già all’esame degli organi consiliari, com’è noto”. Sull’urgenza del regolamento d’attuazione della legge regionale 21/2012 (“Norme a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”), Introna ha registrato il parere unanime dei presidenti di tutti i gruppi. Per il presidente Vendola si tratta della “chiave per uscire dal pantano , per dare una prospettiva di vita all’Ilva”.
Rappresenta il cardine di una normativa approvata all’unanimità in Aula il 24 luglio, che ha introdotto il parametro “inedito e sostanziale” della valutazione del danno sanitario dell’emissione di inquinanti. Assume un carattere di particolare precedenza per “l’impatto significativo” che potrà avere, coniugando strettamente ambiente e salute. 8 milioni di euro già stanziati nel bilancio regionale finanzieranno la costruzione di un centro presso l’ospedale Testa, nel quale collaboreranno strutture dell’Arpa e dell’Asl, per verifiche integrate ambientali e biologiche delle emissioni, come ha precisato il direttore dell’Arpa Puglia, prof. Giorgio Assennato. Per la prima volta in Italia, la valutazione dell’inquinamento territoriale si integra ai danni provocati dagli inquinanti alla salute dei cittadini: l’assessore Attolini ha messo in risalto gli elementi innovativi. Viene sancita una “sinergia profonda” tra tutti gli attori (apparati regionali, tecnici e sanitari) e si sviluppa il principio della tutela dei posti di lavoro e delle aree urbane e collettive con azioni di prevenzione e di “promozione attiva della salute”. “Tutela ambientale e sanitaria fanno sistema secondo l’assessore Nicastro - e trovano una conferma di carattere operativo”. “Uno strumento di rigore cartesiano – per il capogruppo Pdl Rocco Palese - mette al bando qualsiasi discrezionalità e rappresenta una delle innovazioni scientifiche e culturali nel Paese e non solo”.
L’incontro era stato convocato per prendere in esame il regolamento di valutazione del danno sanitario delle attività industriali nelle aree a rischio ambientale, che la Giunta regionale si appresta ad adottare. “In questa occasione – ha spiegato il presidente del Consiglio - oltre a prendere atto dell’importante provvedimento , legato evidentemente all’emergenza Ilva, abbiamo ritenuto di anticipare il percorso approvativo della modifica statutaria per la riduzione dei consiglieri, argomento urgente già all’esame degli organi consiliari, com’è noto”. Sull’urgenza del regolamento d’attuazione della legge regionale 21/2012 (“Norme a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”), Introna ha registrato il parere unanime dei presidenti di tutti i gruppi. Per il presidente Vendola si tratta della “chiave per uscire dal pantano , per dare una prospettiva di vita all’Ilva”.
Rappresenta il cardine di una normativa approvata all’unanimità in Aula il 24 luglio, che ha introdotto il parametro “inedito e sostanziale” della valutazione del danno sanitario dell’emissione di inquinanti. Assume un carattere di particolare precedenza per “l’impatto significativo” che potrà avere, coniugando strettamente ambiente e salute. 8 milioni di euro già stanziati nel bilancio regionale finanzieranno la costruzione di un centro presso l’ospedale Testa, nel quale collaboreranno strutture dell’Arpa e dell’Asl, per verifiche integrate ambientali e biologiche delle emissioni, come ha precisato il direttore dell’Arpa Puglia, prof. Giorgio Assennato. Per la prima volta in Italia, la valutazione dell’inquinamento territoriale si integra ai danni provocati dagli inquinanti alla salute dei cittadini: l’assessore Attolini ha messo in risalto gli elementi innovativi. Viene sancita una “sinergia profonda” tra tutti gli attori (apparati regionali, tecnici e sanitari) e si sviluppa il principio della tutela dei posti di lavoro e delle aree urbane e collettive con azioni di prevenzione e di “promozione attiva della salute”. “Tutela ambientale e sanitaria fanno sistema secondo l’assessore Nicastro - e trovano una conferma di carattere operativo”. “Uno strumento di rigore cartesiano – per il capogruppo Pdl Rocco Palese - mette al bando qualsiasi discrezionalità e rappresenta una delle innovazioni scientifiche e culturali nel Paese e non solo”.
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