Ilva: Mantovano, Clini si confronti subito con magistratura tarantina

BARI. "Sulla questione Ilva le decisioni della magistratura di Taranto possono essere o non essere condivise; e' certo pero' che, benche' siano trascorsi due mesi dal sequestro penale, a oggi gli impianti non sono spenti (il che manifesta una interessante elasticita' dal fronte giudiziario), mentre le prescrizioni per il rilascio della nuova Aia, che erano state preannunciate dal ministro Clini per il 30 settembre, ancora non ci sono, e per la verita' non e' stato nominato neanche il Commissario straordinario per la bonifica delle aree circostanti". Lo dice Alfredo Mantovano, deputato Pdl

"E cio' manifesta una preoccupante lentezza da parte del governo - aggiunge - In un momento cosi' cruciale governo, autorita' giudiziaria e Ilva non possono continuare a essere cosi' distanti. La bomba a orologeria di Taranto puo' essere disinnescata se, con tutte le difficolta' del caso, si avvia un confronto fra le parti istituzionali interessate, magistratura inclusa: dire questo puo' apparire fuori luogo (la magistratura viaggia su propri binari e non si confronta con nessuno), ma la peculiarita' della situazione dell'Ilva impone, nel rispetto della competenze di ciascuno, un surplus di maturita' in tutti".

"E la maturita' consiste anche nel dimostrare una flessibilita' che non significa rinunciare ad applicare la legge - conclude - significa intelligenza per far si' che tale applicazione sia garantita nella sostanza e nel tempo. Il ministro Clini dismetta l'abito attendista e prenda in mano la situazione, promuovendo un incontro immediato, gia' nelle prossime ore, fra procura di Taranto, vertice dell'Ilva e governo, teso a capire - e se necessario a concordare - termini e contenuti del risanamento".