Ilva: Vendola, sì a valutazione danno sanitario nell'Aia

L'ILVA di Taranto
BARI. "Intendiamo portare nella sede dell'Aia, dell'autorizzazione integrata ambientale, esattamente il parametro per la valutazione del danno sanitario che e' destinato a cambiare la storia dell'industria in Italia. Cioe' credo che per i grandi impianti industriali bisogna valutare qual e' l'impatto che il loro inquinamento ha sulla salute delle persone e bisogna rimuovere quell'impatto". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, avvicinato dai giornalisti al termine della riunione a Bari con i sindacati sulla questione dell'Ilva.

"Non dobbiamo prendere in giro i lavoratori e non possiamo minimizzare le cose che abbiamo imparato sugli effetti dell'inquinamento industriale nella citta' di Taranto", ha aggiunto. "La Regione Puglia ha aperto la concertazione, l'ascolto sul regolamento attuativo della legge regionale con la quale intendiamo combattere le polveri sottili, il pm10, lo spolverio, che porta fastidio e malattia nel quartiere Tamburi di Taranto. E intendiamo varare il regolamento attuativo del parametro per la valutazione del danno sanitario", ha proseguito.

"D'ora in poi non bisogna parlare solo di nanogrammi ma bisogna parlare del cancro, della morte e bisogna partire di li', da cosa si costruisce concretamente per rimuovere le cause che mettono in collegamento l'inquinamento industriale e lo sviluppo delle patologie. Contemporaneamente noi abbiamo annunciato la destinazione di quegli otto milioni di euro - ha ricordato Vendola - che avevamo stanziato nella manovra di assestamento di bilancio per far nascere un centro di competenza salute-ambiente che abbia la capacita' di essere un centro di organizzazione dei monitoraggi, di raccolta dei dati e di costruzione delle politiche della prevenzione. Noi non dobbiamo salvare l'Ilva dobbiamo salvare l'Ilva, salvando Taranto".