Musica: ospite a Urticanti il compositore francese Geoffroy Drouin
MARTINA FRANCA (TA). Mercoledì 3 ottobre, Urticanti ospita il compositore francese Geoffroy Drouin (1970), borsista del Governo francese a Villa Medici a cui è dedicata una parte del concerto serale (ore 20.30), nella chiesa di Santa Teresa dei Maschi. Le sue Cinq méditations sur Le Bernin per flauto, violino, violoncello e pianoforte dedicate allo scultore italiano sono state commissionate nel 2012 da Radio France.
L’intera giornata nasce dalla collaborazione di Urticanti con il festival Mousiké e l’Alliance Française; a partire dalle 10, nel Salone degli Affreschi dell’Università di Bari si terrà una giornata di studio sulla notazione a partire da Rousseau ai contemporanei (ore 10-12 e 16-18). Nel 1742 infatti Jean-Jacques Rousseau scrisse un trattato “Projet concernant de nouveaux signes pour la musique” nel quale metteva a punto un nuovo sistema di notazione musicale. Vi prenderanno parte tra gli altri, i musicologi Giorgio Sanguinetti, Dinko Fabris, Pierfranco Moliterni, Fiorella Sassanelli, il compositore Geoffroy Drouin e il violinista Francesco D’Orazio. A quest’ultimo, in formazione con Michele Visaggi (clavicembalo), Nicola Fiorino (violoncello), Giorgia Santoro (flauto) e Maurizio Zaccaria (pianoforte) è affidato il concerto, con un programma per metà barocco e per metà contemporaneo.
D’Orazio esegue anche brani di Ivan Fedele e Giacinto Scelsi.
Groffroy Drouin si è formato al Conservatorio di Parigi dove ha studiato con Gerard Grisey, Marco Stroppa e Marc-André Dalbavie. Ha proseguito gli studi alla fondazione di Royaumont con Brian Ferneyhough, prima di seguire un programma intensivo di formazione all’Ircam. Qui Drouin ha realizzato Crispy Grain per tromba ed elettronica, patrocinato dal Centre Pompidou di Parigi. Nel 2005 l’orchestra di Radio France gli commissiona Patchwork per trombone e orchestra. Vincitore nel 2008 del premio della Fondazione André Boucourechliev, Drouin avvia una intensa e feconda collaborazione con l’ensemble Court-circuit: nasce così Ritenuto per otto strumenti e, più recentemente, un affresco per fagotto ed elettronica in omaggio a Luciano Berio. Il lavoro è stato eseguito per la prima volta da Pascal Gallois nel giugno 2011 a Villa Medici. Dottore di ricerca alla Sorbona, Geoffroy Drouin porta avanti un lavoro di ricerca e di riflessione sulla scrittura parallelamente alla sua attività di compositore.
Il festival URTIcanti prosegue il 5 ottobre con concerto di musica e parole su Debussy, “La rivoluzione musicale di un esteta”, con Domenico Di Leo (pianoforte) e Fiorella Sassanelli (musicologa).
La partecipazione a tutte le manifestazioni è gratuita.
Urticanti è promosso dall’associazione Diapason in collaborazione con la Fondazione “Paolo Grassi” di Martina Franca, l’Alliance Française di Bari e il festival di musica antica “Mousiké”, col sostegno della Regione Puglia e del Comune di Bari e col patrocinio dell’Università di Bari.
Info www.urticanti.com
L’intera giornata nasce dalla collaborazione di Urticanti con il festival Mousiké e l’Alliance Française; a partire dalle 10, nel Salone degli Affreschi dell’Università di Bari si terrà una giornata di studio sulla notazione a partire da Rousseau ai contemporanei (ore 10-12 e 16-18). Nel 1742 infatti Jean-Jacques Rousseau scrisse un trattato “Projet concernant de nouveaux signes pour la musique” nel quale metteva a punto un nuovo sistema di notazione musicale. Vi prenderanno parte tra gli altri, i musicologi Giorgio Sanguinetti, Dinko Fabris, Pierfranco Moliterni, Fiorella Sassanelli, il compositore Geoffroy Drouin e il violinista Francesco D’Orazio. A quest’ultimo, in formazione con Michele Visaggi (clavicembalo), Nicola Fiorino (violoncello), Giorgia Santoro (flauto) e Maurizio Zaccaria (pianoforte) è affidato il concerto, con un programma per metà barocco e per metà contemporaneo.
D’Orazio esegue anche brani di Ivan Fedele e Giacinto Scelsi.
Groffroy Drouin si è formato al Conservatorio di Parigi dove ha studiato con Gerard Grisey, Marco Stroppa e Marc-André Dalbavie. Ha proseguito gli studi alla fondazione di Royaumont con Brian Ferneyhough, prima di seguire un programma intensivo di formazione all’Ircam. Qui Drouin ha realizzato Crispy Grain per tromba ed elettronica, patrocinato dal Centre Pompidou di Parigi. Nel 2005 l’orchestra di Radio France gli commissiona Patchwork per trombone e orchestra. Vincitore nel 2008 del premio della Fondazione André Boucourechliev, Drouin avvia una intensa e feconda collaborazione con l’ensemble Court-circuit: nasce così Ritenuto per otto strumenti e, più recentemente, un affresco per fagotto ed elettronica in omaggio a Luciano Berio. Il lavoro è stato eseguito per la prima volta da Pascal Gallois nel giugno 2011 a Villa Medici. Dottore di ricerca alla Sorbona, Geoffroy Drouin porta avanti un lavoro di ricerca e di riflessione sulla scrittura parallelamente alla sua attività di compositore.
Il festival URTIcanti prosegue il 5 ottobre con concerto di musica e parole su Debussy, “La rivoluzione musicale di un esteta”, con Domenico Di Leo (pianoforte) e Fiorella Sassanelli (musicologa).
La partecipazione a tutte le manifestazioni è gratuita.
Urticanti è promosso dall’associazione Diapason in collaborazione con la Fondazione “Paolo Grassi” di Martina Franca, l’Alliance Française di Bari e il festival di musica antica “Mousiké”, col sostegno della Regione Puglia e del Comune di Bari e col patrocinio dell’Università di Bari.
Info www.urticanti.com
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