Neonato morto: arrestata madre 25enne a Taranto. Feto trovato in armadio
TARANTO. Choc a Taranto. E' stato ritrovato in un armadio della camera da letto il corpicino senza vita della bambina venuta alla luce ieri sera in un appartamento di una famiglia di Massafra, in provincia di Taranto. Era nell'anta centrale, avvolto da strofinacci, all'interno di una busta di cellophane che era stata sistemata sotto dei piumoni. Il corpo della bimba era in avanzato stato di formazione: i capelli erano gia' cresciuti.
Quindi si presume che potesse avere otto o nove mesi. Pesava circa due chili e mezzo. Ora e' stato portato in ospedale dove verra' eseguita un'autopsia per stabilire se era gia' morta al momento del parto o se qualche altro evento ha causato il decesso. In ospedale si trova ricoverata anche la madre, 25 anni, che ha perso molto sangue e ha subito un intervento chirurgico. La donna e' stata anche interrogata dalla Polizia.
+ In cucina forbici intrise di sangue
La donna si e' presentata nella tarda serata di ieri al pronto soccorso del 'Santissima Annunziata' per una forte emorragia. I medici hanno capito subito che aveva partorito da poco. Sono stati allertati i poliziotti che hanno raggiunto l'abitazione della donna, madre di altri due bambini.
La procura di Taranto ha avviato accertamenti e nelle prossime ore disporrà l'autopsia per accertare se il neonato sia nato vivo.
ARRESTATA - E' stata arrestata la donna di 25 anni. Le accuse a suo carico sono di infanticidio e occultamento di cadavere. Ora e' piantonata in ospedale a Taranto.
LE INDAGINI - Le indagini sono proseguite da ieri sera e per tutto il pomeriggio e sono state condotte da agenti della Questura di Taranto, in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Massafra. La donna ieri sera e' stata ricoverata all'Ospedale 'SS. Annunziata' a causa di una forte emorragia, che i sanitari e il ginecologo hanno supposto fosse stata determinata da un parto al quale pero' non ha fatto alcun cenno. Prima sono state ritrovate macchie di sangue per tutta la casa e resti della placenta sotto il letto, poi il feto chiuso nell'armadio in una busta di cellophane insieme ad altri indumenti. Il corpicino era gia' interamente formato. Sono ora al vaglio le posizioni di altre persone che potrebbero essere coinvolte nella brutta vicenda.
Quindi si presume che potesse avere otto o nove mesi. Pesava circa due chili e mezzo. Ora e' stato portato in ospedale dove verra' eseguita un'autopsia per stabilire se era gia' morta al momento del parto o se qualche altro evento ha causato il decesso. In ospedale si trova ricoverata anche la madre, 25 anni, che ha perso molto sangue e ha subito un intervento chirurgico. La donna e' stata anche interrogata dalla Polizia.
+ In cucina forbici intrise di sangue
La donna si e' presentata nella tarda serata di ieri al pronto soccorso del 'Santissima Annunziata' per una forte emorragia. I medici hanno capito subito che aveva partorito da poco. Sono stati allertati i poliziotti che hanno raggiunto l'abitazione della donna, madre di altri due bambini.
La procura di Taranto ha avviato accertamenti e nelle prossime ore disporrà l'autopsia per accertare se il neonato sia nato vivo.
ARRESTATA - E' stata arrestata la donna di 25 anni. Le accuse a suo carico sono di infanticidio e occultamento di cadavere. Ora e' piantonata in ospedale a Taranto.
LE INDAGINI - Le indagini sono proseguite da ieri sera e per tutto il pomeriggio e sono state condotte da agenti della Questura di Taranto, in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di Massafra. La donna ieri sera e' stata ricoverata all'Ospedale 'SS. Annunziata' a causa di una forte emorragia, che i sanitari e il ginecologo hanno supposto fosse stata determinata da un parto al quale pero' non ha fatto alcun cenno. Prima sono state ritrovate macchie di sangue per tutta la casa e resti della placenta sotto il letto, poi il feto chiuso nell'armadio in una busta di cellophane insieme ad altri indumenti. Il corpicino era gia' interamente formato. Sono ora al vaglio le posizioni di altre persone che potrebbero essere coinvolte nella brutta vicenda.
