C'è la riduzione a 50 consiglieri: “una pagina di buona politica scritta da noi”

BARI. I consiglieri regionali passano a 50 (dai 70 attuali); gli assessori esterni a 2 (dagli attuali 7). Viene istituito, inoltre, il collegio dei revisori dei conti con in compito di controllare le finanze regionali. Il tutto a partire dalla prossima consigliatura. L’assemblea legislativa ha approvato all’unanimità con 66 voti la proposta di legge che modifica in tal senso lo statuto regionale (L.R. n. 7/2004). Nei mesi scorsi era stata approvata con legge regionale un’altra modifica allo statuto regionale con cui il numero del consiglieri era stato già ridotto da 70 a 60, che ovviamente risulta superata dal provvedimento odierno. Il consiglio ha lungamente dibattuto in merito a un emendamento presentato da diversi consiglieri del centro destra, oltre che da Salvatore Negro (Udc) e Antonio Buccoliero (MEP) che puntava a consentire da subito la riduzione degli assessori esterni a 2, anziché attendere la prossima consigliatura. L’Ufficio di presidenza si è espresso sulla questione dichiarando inammissibile l’emendamento in quanto le modifiche allo statuto apportate possono avere applicazione solo a partire dalla consigliatura successiva. A questo emendamento si sono associati Davide Bellomo (I Pugliesi) e Eupreprio Curto (Fli) che hanno chiesto insistentemente il presupposto legislativo o giurisprudenziale alla base della decisione. Curto ha definito molto grave la responsabilità politica del presidente del consiglio Onofrio Introna rispetto alla decisione assunta (gli assessori esterni costano 8 milioni all’anno alla Regione), anticipando un ricorso in merito. Occorre una riqualificazione della democrazia – ha detto il presidente della regione Nichi Vendola al termine del dibattito prima della votazione finale - . Oggi ci togliamo da una classifica che ci imbarazzava. Occorre dare un buon esempio, ricordando il 30 % che si è decurtato dal suo stipendio nella scorsa consigliatura, cui si aggiunge l’altro recente 30% Occorre un discorso di verità sulle varie caste, facendo riferimento anche a quella delle banche, della assicurazioni, delle fondazioni, etc. Occorre a tutti i livelli un regime di austerità. La politica – ha aggiunto – deve riacquisire credibilità lavorando e dando esempi di sobrietà. E’ l’unica maniera per fermare l’onda populista. Non si possono ignorare i batman della situazione. La legge ritornerà in aula tra due mesi, trattandosi di una modifica allo statuto regionale, per l’approvazione in seconda lettura con la maggioranza assoluta (36 voti).

Introna - “La Puglia, già Regione virtuosa, è prima anche nell’autoriforma”. Il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna commenta così la riduzione a 50 consiglieri del plenum dell’Assemblea (più il candidato presidente eletto), avviata con l’approvazione in prima lettura della modifica dello Statuto sul numero dei componenti del Consiglio. “Il taglio dei costi della politica è stato una delle priorità dell’Assemblea fin dall’inizio della legislatura. Il nostro impegno è nato in autonomia, ben prima delle misure decise dal Governo Berlusconi col decreto 138 e dal governo Monti con la spending review. È nato dal buon senso politico e civico di amministratori e consiglieri di questa Regione, che si sono voluti far carico del momento difficile del Paese, allinearsi a tutti i cittadini, a tutti i lavoratori”, prosegue il presidente. Portare il Consiglio a 50 componenti (10 assessori, 2 soli dei quali esterni) per Introna è un “passo importante verso una regione sempre più vicina alla società, in un percorso che maggioranza e opposizione stanno percorrendo insieme”. Il contenimento dei costi della politica è “irrinunciabile – insiste Introna - e va coniugato con la funzionalità dell’Istituzione regionale, che deve rendere snella la propria azione legislativa e amministrativa, senza indebolire il suo ruolo davanti alla comunità”. Il Consiglio regionale, aggiunge il presidente Introna, “rivendica quindi l’orgoglio di avere avviato autonomamente il processo di autoriforma istituzionale: con l’approvazione della riduzione intermedia da 70 a 60, prima che qualunque provvedimento centrale richiedesse una riduzione, con l’adeguamento della legge elettorale n. 2/2005 già all’esame della settima commissione e con i numerosi interventi in contenimento del trattamento dei consiglieri regionali (uno dei quali ha previsto la cancellazione del vitalizio). Tra Giunta e Consiglio “la macchina regionale consuma poco, siamo la Regione che pesa meno sui propri cittadini: ad ogni pugliese costiamo meno di 4 euro. Nessuno meno di noi, nemmeno la Toscana e Lombardia, che ci fanno compagnia nel basso della classifica, ma che pure chiedono a toscani e lombardi tre-quattro volte di più. È un primato di sobrietà che reclamiamo – conclude Introna –arrivare ultimi questa volta è un motivo di merito, non di vergogna”.

Palese: "Pagina di buona politica" - “Se già oggi il Consiglio regionale può scrivere una pagina di buona politica approvando la riduzione del numero dei Consiglieri regionali da 70 a 50 come previsto dalla Legge nazionale e come auspicato dai cittadini per realizzare una netta riduzione dei costi della politica, è grazie al fatto che la nostra Proposta di Legge (Palese – Damone – Bellomo) era già iscritta al punto 35 dell’ordine del giorno del Consiglio”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che specifica: “Non si tratta di rivendicare un merito per alimentare una polemica politica inutile e sterile, ma di esprimere soddisfazione per aver dato un contributo determinante nel rendere possibile la discussione e la decisione di oggi, esattamente come già previsto in una proposta di legge che avevo presentato nella scorsa legislatura con il collega Tarquinio, come scritto a chiare lettere nel nostro programma elettorale del 2010 e come riformalizzato nella Proposta di Legge al punto 35 dell’odg del Consiglio.
Quella proposta prevede l’adeguamento dello Statuto della Regione Puglia a quanto sancito dall’art. 14 della Legge 138/2011 del Governo Berlusconi, quindi consiglieri regionali da 70 a 50, componenti della Giunta da 14 a 10, con un massimo di 2 esterni e con un conseguente risparmio per le casse regionali di circa 34 milioni di euro nella prossima Legislatura.
Sempre oggi viene poi recepita un’altra disposizione contenuta nell’art. 14 della Legge 138/2011, ossia l’istituzione del Collegio dei revisori dei conti della Regione Puglia, peraltro già oggetto di un’altra Proposta di Legge firmata dal sottoscritto e dal collega Di Gioia, che attualmente giace in Commissione.
Oggi, quindi, approvando questi provvedimenti, diamo un chiaro segnale di sobrietà e di sensibilità e responsabilità istituzionale ai cittadini pugliesi e ci auguriamo di costituire un esempio anche per i Consiglieri regionali di altre Regioni italiane”.

Lanzilotta: “Scelta di sobrietà” - “Ridurre il numero dei consiglieri regionali da 70 a 50 è una scelta di sobrietà, che non possiamo esimerci dal votare. Una scelta che appare oggi ancora più importante poiché si parla degli sprechi delle Regioni, intese come apparati politici”. Lo afferma in una nota il Consigliere regionale PdL, Domi Lanzilotta. “Vorrei però – aggiunge - porre l’accento su uno dei ruoli fondamentali che la politica ha e lo vorrei fare citando le parole di Enzo Tortora: ‘la politica deve dare voce ai più deboli’. È questo che caratterizza la nostra attività: rispondere ai cittadini, assicurarci che siano soddisfatti i loro bisogni”. “Assumiamoci le nostre responsabilità - conclude Lanzilotta - partendo da questo punto e non candidiamoci di giorno in giorno ad incarichi diversi da quelli per i quali siamo stati eletti”.