Vendola: rispetto Monti ma non è il futuro

Nichi Vendola, candidato alle primarie Pd
ROMA. "L’Italia ha bisogno di discontinuita’. E anche l’Europa. Occorre seppellire le superstizioni ideologiche dei monetaristi e liberisti che hanno falcidiato i diritti sociali, mutilato il welfare, e con il rigorismo dell’austerity prodotto uno smottamento sociale tale che perfino i ceti medi sono risucchiati dalla povertà".

Lo afferma Nichi Vendola, candidato alle primarie del centrosinistra, in un'intervista che appare oggi sul quotidiano Il Manifesto.

"Io non dico Monti fuori dalla politica, - prosegue Vendola - dico che non può rappresentare il centrosinistra e il suo futuro. E’ una persona che rispetto, ma ha il profilo di un conservatore illuminato. Niente di personale, nè di offensivo. Ma l’accordo con Bersani è quello di riorganizzare il campo dei progressisti e di tutti quelli che in Europa guardano a Hollande come alternativa a Merkel. Non a caso per i dotti editoriali del Corriere della sera rappresento il rischio di non far decollare l’Europa dei moderati. E’ vero, voglio far decollare l’Europa della sinistra. E mi fa piacere produrre l’orticaria negli ambienti altoborghesi. Ma per fare questo non basta la proposta di Bersani. La sua politica è tutto un vorrei ma non posso. Non basta l’evocazione imbarazzata di un cambiamento radicale che ci viene impedito dalla realpolitik. Se Renzi rappresenta la continuità trasformistica con l’agenda Monti e con un certo berlusconismo, - conclude Vendola - Bersani rappresenta una correzione generosa ma insufficiente".

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