Ciao Rita Levi Montalcini: le frasi più belle del simbolo dell'intelligenza
di Redazione.
Di questa grande donna, resta è resterà la libertà del suo pensiero. «Quando muore il corpo», aveva confessato in un'intervista a Wired, «sopravvive quello che hai fatto, il messaggio che hai dato». Lei ne ha lasciati tanti.
Noi volgiamo ricordarli con alcune delle sue celebri frasi, alcuni stralci di interviste, improvvisazioni in interventi pubblici.
Cervello e cuore:
«Tutti dicono che il cervello sia l'organo più complesso del corpo umano, da medico potrei anche acconsentire. Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore. Ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi».
Corpo e mente:
«Ho perso un po' la vista, molto l'udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent'anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente».
I genitori:
«A mio padre come a mia madre debbo la disposizione a considerare con simpatia il prossimo, la mancanza di animosità e una naturale tendenza a interpretare fatti e persone dal lato più favorevole».
La dignità:
«Nel momento in cui smetti di lavorare, sei morto».
Le rughe:
«I vestiti sono un lato debole della mia personalità. Non ho mai tentato di camuffare gli anni: le rughe ci sono e non le nascondo. Ma mi è rimasta questa piccola forma di vanità. Ne soffro, a volte».
Viva l'Italia:
«Bisogna dire ai giovani quanto sono stati fortunati a nascere in questo splendido Paese che è l'Italia».
Forze da ritrovare:
«Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella "zona grigia" in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva. Bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi».
La giusta distanza:
«Mi mancava il distacco che permette al medico di far fronte alle sofferenze del malato, senza un coinvolgimento emotivo dannoso a entrambe le parti».
Famiglie arcobaleno:
«Il principio che può aver ispirato l'approvazione della legge che permette a single e omosessuali l'inseminazione artificiale mi sembra buono, direi eccellente. Se il parlamento danese ha votato in tal senso, io ho troppa stima e considerazione di quel Paese per sollevare dubbi nel bene o nel male».
Le guerre:
«Purtroppo buona parte del nostro comportamento è ancora guidata dal cervello arcaico. Tutte le grandi tragedie, la Shoah, le guerre, il nazismo, il razzismo, sono dovute alla prevalenza della componente emotiva su quella cognitiva. E il cervello arcaico è così abile da indurci a pensare che tutto questo sia controllato dal nostro pensiero, quando non è così».
Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita.
L'ultimo brindisi di questo fine anno ce lo fa lei, Rita. Abbiamo voluto pubblicare una foto dove appare felice e sorridente con un calice in mano.
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