''Pur in presenza di primarie “farsa”, infatti, da una parte si è cercato di proteggere alcune specie in via d’estinzione – politici figli del porcellum e delle correnti nazionali, vanificando così l’esempio di rinnovamento dato da D’Alema e Veltroni, dall’altro si è impedito, attraverso le deroghe di svolgere delle vere primarie, restringendo al massimo le possibilità di candidare i consiglieri regionali e i sindaci, cioè tutte quelle persone che avevano un rapporto attivo con il proprio elettorato, a Foggia la situazione si è presentata ancora più grave, alla corsa per le primarie partecipano solo un uomo e tre donne, il risultato nonostante tutto è stato positivo.
Sono le dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Regionale Dino Marino.
''Per il PD hanno votato 16880 elettori, Michele Bordo ha ottenuto 12893 voti , Elena Gentile 9065, Elisa Matera 1084 e Colomba Mongiello 5579. Se il risultato di Bordo era scontato, quello della Gentile è politicamente un risultato importante non solo per i numeri, perché è l’unica candidatura di contrasto che riesce a tenere insieme pezzi consistenti del tradizionale Pd, con quelli che invece vogliono giocare la partita del cambiamento della politica e anche degli equilibri all’interno dello stesso partito provinciale. Il risultato ci dice anche che se ci fosse stato un altro candidato uomo, forse il traguardo sarebbe stato tagliato per primo da una donna, questo è un altro motivo di riflessione. Infine questo risultato, al netto dell’impegno che ognuno di noi metterà nella prossima campagna elettorale, apre uno scenario di cambiamento, in un partito che fino ad ora è stato governato dalla “corrente del golfo” e che ora vede interi territori e la stessa città di Foggia parlare un linguaggio nuovo. Vedremo''.
