Boateng: Procura apre inchiesta su sfottò razzisti
BUSTO ARSIZIO. Il caso Boateng finirà sotto le lenti dei giudici. La Procura di Busto Arsizio aprira' infatti un fascicolo d'inchiesta ipotizzando il reato di odio razziale nei confronti di chi, ieri pomeriggio, ha partecipato ai cori razzisti durante la partita amichevole fra la Pro Patria e il Milan. Partita interrotta dai rossoneri che, per protesta, hanno abbandonato il campo. Un primo tifoso e' gia' stato denunciato: si tratta di un 20enne residente a Busto Arsizio. Intanto Boateng ringrazia su Twitter per la solidarieta': "Grazie a tutti per il supporto e la comprensione...significano molto".
Ad occuparsi dell'inchiesta sara' il sostituto Mirko Monti che ha gia' ricevuto le prime informative sull'accaduto e che intende procedere per violazione della Legge Mancino che punisce l'istigazione all'odio razziale. Dal canto suo il Comune di Busto annuncia che intende costituirsi parte civile nell'eventuale processo. La decisione, annunciata dal Sindaco Gigi Farioli, e' arrivata al termine di una riunione svoltasi in Municipio alla quale hanno partecipato il Presidente della Pro Patria, i rappresentanti del Pro Patria Club e il gruppo operativo sicurezza della Questura di Varese. Anche la societa' calcistica Pro Patria intende costituirsi parte civile.
Farioli fa sapere che intende anche proporre alla Lega Pro e alla Serie A di calcio di attuare meccanismi tali affinche' ogni societa' calcistica si impegni a ritirare la squadra dal campo "alla prima offesa nei confronti di qualunque giocatore". Una decina per ora i facinorosi individuati dalla Digos e che avrebbero partecipato all'episodio che "ha visto protagonisti quattro deficienti", come li ha definiti il sindaco.
Ad occuparsi dell'inchiesta sara' il sostituto Mirko Monti che ha gia' ricevuto le prime informative sull'accaduto e che intende procedere per violazione della Legge Mancino che punisce l'istigazione all'odio razziale. Dal canto suo il Comune di Busto annuncia che intende costituirsi parte civile nell'eventuale processo. La decisione, annunciata dal Sindaco Gigi Farioli, e' arrivata al termine di una riunione svoltasi in Municipio alla quale hanno partecipato il Presidente della Pro Patria, i rappresentanti del Pro Patria Club e il gruppo operativo sicurezza della Questura di Varese. Anche la societa' calcistica Pro Patria intende costituirsi parte civile.
Farioli fa sapere che intende anche proporre alla Lega Pro e alla Serie A di calcio di attuare meccanismi tali affinche' ogni societa' calcistica si impegni a ritirare la squadra dal campo "alla prima offesa nei confronti di qualunque giocatore". Una decina per ora i facinorosi individuati dalla Digos e che avrebbero partecipato all'episodio che "ha visto protagonisti quattro deficienti", come li ha definiti il sindaco.
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