Domenica 20 gennaio ad Ostuni la Santa Messa in onore di San Sebastiano
OSTUNI (BR). La Città Bianca si sta preparando a vivere la festa del santo protettore dei Vigili Urbani, ovvero San Sebastiano: il Comune, infatti, in collaborazione con il corpo della Polizia Municipale, ha organizzato per domenica 20 gennaio alle ore 18 presso la Chiesa della “Madonna del Pozzo” in via degli Emigranti una solenne celebrazione in onore del santo.
Proseguendo quella che era una tradizione del Corpo, la Santa Messa sarà celebrata dal parroco, Don Piero Suma, alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose della “Città bianca”. Si tratterà, quindi, di un momento di preghiera e di riflessione ma anche un modo di testimoniare la gratitudine dell’Amministrazione comunale e della Città nei confronti dei vigili urbani che, col loro sacrificio giornaliero, svolgono un grande servizio per la collettività. Il patronato del Corpo dei Vigili Urbani è stato attribuito a San Sebastiano per la sua ritenuta appartenenza ad una cohortes della milizia di Roma.
Il Santo, infatti, secondo quanto raccontato dalla Leggenda Aurea, "una volta trasferitosi in questa città dalla sua natale (Milano o Norbona), divenne così amato dagli imperatori Diocleziano e Massimiliano, che questi gli affidarono il comando della prima coorte", cioè dei pretoriani. San Sebastiano, si narra, nacque a Milano da famiglia narbonese. La madre era milanese e il padre un alto funzionario romano della Gallia meridionale. Desideroso di ricevere il martirio, si trasferì" a Roma ove si arruolò nei pretoriani. Prestando servizio con fedeltà e lealtà, raggiunse alte cariche militari che gli permisero di svolgere, per molto tempo, azioni a favore dei cristiani. Li curò in carcere, attese alla sepoltura dei martiri e si dedicò, inoltre, alla diffusione della religione fra nobili e magistrati, con prodigiose conversioni.
Una particolarità: San Sebastiano, durante il Medioevo, fu eletto protettore di diverse corporazioni, fra cui bisogna almeno ricordare quelle dei mercanti di ferro, degli arcieri e degli archibugieri. E’ possibile quindi che questo legame con le armi abbia, infine, favorito il moderno patronato sui Vigili Urbani.
Daniele Martini
Proseguendo quella che era una tradizione del Corpo, la Santa Messa sarà celebrata dal parroco, Don Piero Suma, alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose della “Città bianca”. Si tratterà, quindi, di un momento di preghiera e di riflessione ma anche un modo di testimoniare la gratitudine dell’Amministrazione comunale e della Città nei confronti dei vigili urbani che, col loro sacrificio giornaliero, svolgono un grande servizio per la collettività. Il patronato del Corpo dei Vigili Urbani è stato attribuito a San Sebastiano per la sua ritenuta appartenenza ad una cohortes della milizia di Roma.
Il Santo, infatti, secondo quanto raccontato dalla Leggenda Aurea, "una volta trasferitosi in questa città dalla sua natale (Milano o Norbona), divenne così amato dagli imperatori Diocleziano e Massimiliano, che questi gli affidarono il comando della prima coorte", cioè dei pretoriani. San Sebastiano, si narra, nacque a Milano da famiglia narbonese. La madre era milanese e il padre un alto funzionario romano della Gallia meridionale. Desideroso di ricevere il martirio, si trasferì" a Roma ove si arruolò nei pretoriani. Prestando servizio con fedeltà e lealtà, raggiunse alte cariche militari che gli permisero di svolgere, per molto tempo, azioni a favore dei cristiani. Li curò in carcere, attese alla sepoltura dei martiri e si dedicò, inoltre, alla diffusione della religione fra nobili e magistrati, con prodigiose conversioni.
Una particolarità: San Sebastiano, durante il Medioevo, fu eletto protettore di diverse corporazioni, fra cui bisogna almeno ricordare quelle dei mercanti di ferro, degli arcieri e degli archibugieri. E’ possibile quindi che questo legame con le armi abbia, infine, favorito il moderno patronato sui Vigili Urbani.
Daniele Martini