Ilva: "Fatta legge ad aziendam"
LECCE. L'Ilva è un "avversario forte anche se non invincibile, è forte perché è riuscito a farsi fare in brevissimo tempo" una legge "ad aziendam, che si colloca nella scia delle leggi ad personam inaugurata negli ultimi 20 anni in Italia; una legge che riconsegna lo stabilimento a coloro che fingevano di rispettare le regole di giorno e continuavano ad inquinare di notte".
A sostenerlo è il presidente della Corte d'appello di Lecce, Mario Buffa, durante la cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario.
+ Clini: grazie a magistratura
FIM CISL, PROSSIMA SETTIMANA NEL MERITO CIG - "Con l'Ilva nella prossima settimana dovremmo entrare nel merito della cassa integrazione". Lo prevede Cosimo Panarelli, segretario Fim Cisl Taranto precisando che "la disponibilita' ad esaminare un eventuale discorso di cassa e' subordinata ad alcune condizioni: la prima e' che i numeri devono scendere e non devono essere i 7-8mila operai che vorrebbe l'azienda; in secondo luogo, devono ripartire gli impianti dell'area a freddo fermi ormai da quasi due mesi per non perdere altre commesse in un mercato che gia' va male; infine, bisogna legare cassa integrazione ad interventi di messa a norma ambientale della fabbrica. In altre parole, si' alla cassa per quei lavoratori di quegli impianti sottoposti a rifacimento che non dovesse essere possibile reimpiegare nella bonifica".
A sostenerlo è il presidente della Corte d'appello di Lecce, Mario Buffa, durante la cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario.
+ Clini: grazie a magistratura
FIM CISL, PROSSIMA SETTIMANA NEL MERITO CIG - "Con l'Ilva nella prossima settimana dovremmo entrare nel merito della cassa integrazione". Lo prevede Cosimo Panarelli, segretario Fim Cisl Taranto precisando che "la disponibilita' ad esaminare un eventuale discorso di cassa e' subordinata ad alcune condizioni: la prima e' che i numeri devono scendere e non devono essere i 7-8mila operai che vorrebbe l'azienda; in secondo luogo, devono ripartire gli impianti dell'area a freddo fermi ormai da quasi due mesi per non perdere altre commesse in un mercato che gia' va male; infine, bisogna legare cassa integrazione ad interventi di messa a norma ambientale della fabbrica. In altre parole, si' alla cassa per quei lavoratori di quegli impianti sottoposti a rifacimento che non dovesse essere possibile reimpiegare nella bonifica".
