Mps: Monti, il Pd c'entra. Via libera azionisti ad aiuti di Stato

ROMA. "Il Pd c'entra in questa vicenda" perché "ha sempre avuto molta influenza sulla banca e sulla vita politica" di Siena. E' l'affondo che il premier Mario Monti lancia al partito di Bersani.

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"Io - ha però aggiunto il leader di Scelta Civica - non sono qui per attaccare Bersani, ma il fenomeno storico della commistione fra banca e politica che va ulteriormente sradicato" perché è una "brutta bestia". Poi, ha concluso, lascio ai politici" il compito di "puntarsi il dito" l'uno contro l'altro.

"I 4 miliardi di Imu vanno allo stato e ci restano", nel caso di Mps "non si tratta di 3,9 miliardi, ma di soldi che verranno rimborsati e con alto taso di interesse. E non sono 3,9 miliardi, ma due miliardi perché per il resto sono rimborsi dei precedenti Tremonti-bonds", aggiunge Monti cercando di tranquillizzare i cittadini. Per il leader di Scelta Civica, insomma, "cade qualsiasi parallelismo con l'Imu".
Mps riparte con lo sprint in borsa dopo l'impasse degli ultimi due giorni di contrattazioni. Il titolo, che in 3 sedute ha perso il 20% della capitalizzazione, parte bene e corre con un rialzo del 5,02% a 0,24 euro nei primi scambi. Il presidente Giorgio Napolitano si dice intanto preoccupato per la vicenda dei derivati che sta travolgendo Mps. "Mi pare che sia una questione abbastanza grave" ha detto, a Torino, il presidente della Repubblica.

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"Se ne sta occupando la Banca d'Italia. Non sono mai stato un esperto in banche", ha detto Giorgio Napolitano a proposito del caso Monte Paschi. A chi gli chiedeva se fosse preoccupato, il Presidente della Repubblica ha risposto che "se la questione e' grave bisogna preoccuparsi, ma - ha ribadito - ho piena fiducia nell'operato della Banca d'Italia".