Pd: Casson-Vico, è scontro
Dario Durante. All'indomani dei risultati delle parlamentarie, nel Pd ionico scoppia un caso spinoso.
In un'intervista rilasciata al “Fatto quotidiano”, il senatore uscente Felice Casson, ex magistrato veneziano e componente della commissione etica dei democratici, ha chiesto espressamente l'esclusione di alcuni eletti alle primarie.
Tra questi “impresentabili”, c'è anche il nome di Ludovico Vico, deputato uscente, giunto terzo alla competizione di domenica scorsa nel territorio ionico, dietro la senatrice Anna Finocchiaro e l'assessore regionale Michele Pelillo.
L'onorevole Vico, infatti, risulta coinvolto nell'inchiesta della procura di Taranto a carico dell'Ilva: da quanto emerge da una serie di intercettazioni, avrebbe ostacolato nella battaglia ambientalista il collega di partito Roberto Della Seta e si sarebbe impegnato a modificare l'art. 674 del codice penale (“getto pericoloso di cose”) derubricando la pena a semplice sanzione amministrativa.
Insomma, secondo i magistrati, Vico avrebbe favorito lo stabilemento siderurgico stringendo legami con l'ex addetto alle pubbliche relazioni Girolamo Archinà, ora in carcere.
«Le intercettazioni che hanno coinvolto a Taranto Ludovico Vico sono impressionanti» ha dichiarato Casson specificando come «certe situazioni delicate e particolari andranno risolte e sarebbe utile chiedere a certi soggetti di fare un passo indietro o di lato».
In tutta la provincia, Vico ha preso 2869 voti raggiungendo, in particolare, il picco in un quartiere di Taranto e in alcuni comuni dell'area orientale come Carosino, Grottaglie e San Marzano di San Giuseppe.
In un'intervista rilasciata al “Fatto quotidiano”, il senatore uscente Felice Casson, ex magistrato veneziano e componente della commissione etica dei democratici, ha chiesto espressamente l'esclusione di alcuni eletti alle primarie.
Tra questi “impresentabili”, c'è anche il nome di Ludovico Vico, deputato uscente, giunto terzo alla competizione di domenica scorsa nel territorio ionico, dietro la senatrice Anna Finocchiaro e l'assessore regionale Michele Pelillo.
L'onorevole Vico, infatti, risulta coinvolto nell'inchiesta della procura di Taranto a carico dell'Ilva: da quanto emerge da una serie di intercettazioni, avrebbe ostacolato nella battaglia ambientalista il collega di partito Roberto Della Seta e si sarebbe impegnato a modificare l'art. 674 del codice penale (“getto pericoloso di cose”) derubricando la pena a semplice sanzione amministrativa.
Insomma, secondo i magistrati, Vico avrebbe favorito lo stabilemento siderurgico stringendo legami con l'ex addetto alle pubbliche relazioni Girolamo Archinà, ora in carcere.
«Le intercettazioni che hanno coinvolto a Taranto Ludovico Vico sono impressionanti» ha dichiarato Casson specificando come «certe situazioni delicate e particolari andranno risolte e sarebbe utile chiedere a certi soggetti di fare un passo indietro o di lato».
In tutta la provincia, Vico ha preso 2869 voti raggiungendo, in particolare, il picco in un quartiere di Taranto e in alcuni comuni dell'area orientale come Carosino, Grottaglie e San Marzano di San Giuseppe.
