Censimento 2011: Istat, Puglia sempre più multietnica. Nel Barese il maggior numero di ultracentenari
BARI. Al 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, la popolazione residente in Puglia ammonta a 4.052.566 unità.
Rispetto al 2001, quando i residenti risultavano 4.020.707, l’incremento dello 0,8% è da attribuire esclusivamente alla componente straniera. Infatti, nel decennio intercensuario la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di oltre 20mila individui (-0,5%) mentre quella straniera è aumentata di 52.519 unità (+174,1%).
I cittadini stranieri crescono in tutte le province mentre gli italiani diminuiscono nelle province di Foggia
(-5,5%) e Brindisi (-1,4%), risultano in leggero aumento nelle province di Bari (+1%), Barletta-Andria-Trani (+1%) e Lecce (+0,6%) e infine restano stazionari nella provincia di Taranto. In particolare, i cittadini italiani aumentano nel 36,0% dei comuni (93) e diminuiscono nel restante 64,0% (165). I comuni in cui si registra il maggior incremento di residenti italiani sono Leporano (+37,7%), Porto Cesareo (+20,6%) e Isole Tremiti (+18,0%); quelli che ne perdono di più sono San Marco la Catola (-28,9%), Anzano di Puglia (-28,8%) e Monteleone di Puglia (-25,1%).
Nel periodo intercensuario i maggiori incrementi di popolazione si rilevano nelle province di Bari (+2,4%) e Barletta-Andria-Trani (+2,3). Al contrario, si registrano perdite di popolazione nelle province di Foggia
(-3,6%) e Brindisi (-0,4%).
Più femmine che maschi - In Puglia si contano 94,0 uomini ogni 100 donne (1.963.743 uomini, 2.088.823 donne). A livello provinciale il rapporto di mascolinità assume valori prossimi a quello regionale nelle province di Taranto (93,9%), Bari (94,8%) e Foggia (95,1%), mentre è più basso nelle province di Lecce (91,1%) e Brindisi (92,5%); viceversa nella provincia di Barletta-Andria-Trani raggiunge quota 97,5%.
In otto comuni, pari al 3,1% del totale, il rapporto di mascolinità risulta sbilanciato a favore della componente maschile, con il primato che spetta alle Isole Tremiti (126,4 uomini ogni 100 donne). Al contrario, si contano solo 78,8 uomini ogni 100 donne a Volturara Appula, sempre in provincia di Foggia.
Aumentano le ultracentenarie - Dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione di 65 anni e più è passata dal 15,9% (639.265 persone) al 20,0% (811.015 persone).
Anche i “grandi vecchi”, ovvero gli ultra 85enni, incrementano il loro peso sul totale della popolazione residente (dall’1,7% del 2001 al 4,8% del 2011). Se nella classe 95-99 anni si registra un aumento del 86,5%, in quella degli ultracentenari si arriva al +147,8%.
Gli over100, infatti, erano 324 nel 2001 (67 maschi e 257 femmine) e nel 2011 ne sono stati censiti 803, con una percentuale di donne pari all’80,1% (643 unità).
Bari è la provincia in cui risiede il maggior numero di ultracentenari (228, pari al 28,4% del totale), seguita da Foggia (163, 20,3%) e Lecce (175, 21,1%). Anche nel 2001 Bari (122, 37,7%), Foggia (61, 18,8%) e Lecce (58, 17,9%) erano le province con più over100; all’ultimo posto si collocava Brindisi (34, 10,5%).
I comuni con più ultracentenari al 9 ottobre 2011 sono Bari (60, 7,5%), Taranto (43, 5,4%), Foggia (33, 4,1%) Lecce (33, 4,1%) e Brindisi (24, 3,0%).
Tra i comuni non capoluogo le percentuali più elevate di ultracentenari si registrano a Molfetta (25, 3,1%), Altamura e San Severo (15, 1,9%), Corato (13, 1,6%), Monopoli e Manfredonia (12, 1,5%) e Ostuni (10, 1,2%).
L’analisi territoriale mostra una geografia dell’invecchiamento poco variabile. Considerando l’età media della popolazione residente, che per la Puglia nel suo complesso è di 42 anni, le province di Barletta-Andria-Trani e di Foggia presentano valori al di sotto della media regionale (rispettivamente 40 e 41 anni). Nelle province di Brindisi e Lecce l’età media è di 43 anni, mentre in quelle di Bari e Taranto si attestano sul valore medio regionale.
Sempre più popolati i comuni di media dimensione - Fra il 2001 e il 2011, la popolazione è aumentata in 115 comuni pugliesi (44,6%). In particolare si registra un incremento di residenti nel 3,8% dei comuni di dimensione compresa tra 5 e 20mila abitanti e nello 0,5% in quelli con oltre 50mila abitanti. Al contrario si è ridotto il numero dei residenti nel 19,1% dei comuni di dimensione inferiore ai 5mila abitanti e nello 0,6% dei comuni di dimensione tra 20 e 50mila abitanti.
I comuni più grandi e quelli più piccoli - Il 30,8% della popolazione residente in Puglia vive in provincia di Bari; il 19,8% risiede nella provincia di Lecce, il 15,4% e il 14,4% rispettivamente nelle province di Foggia e di Taranto; il 9,9% ha la residenza nella provincia di Brindisi e il restante 9,7% in quella di Barletta-Andria-Trani.
In termini di popolazione, i comuni più grandi della Puglia sono Bari (315.933 residenti), Taranto (200.154) e Foggia (147.036). Nella provincia di Foggia si concentrano i comuni più piccoli: Celle di San Vito (172 residenti), Isole Tremiti (455), Volturara Appula (481), Faeto (644), Motta Montecorvino (768) e Panni (858).
Stranieri: superata la soglia di 80mila - Nel corso dell’ultimo decennio la popolazione straniera residente in Puglia è più che raddoppiata (da 30.161 a 82.680, con una crescita pari al 174,1%).
Uno straniero su tre risiede in provincia di Bari (34,1%), uno su cinque nella provincia di Foggia (20,8%), il 17,3% in quella di Lecce, meno di uno su 10 rispettivamente nelle province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto.
La provincia di Foggia registra l’incidenza più elevata, con 28 stranieri ogni 1.000 censiti, seguita da Bari (23‰), Barletta-Andria-Trani (19‰), Brindisi (18‰) e Lecce (18‰); a Taranto il valore dell’indicatore scende a 13‰. Tra i comuni capoluogo, l’incidenza più alta si registra a Lecce con 45 stranieri ogni 1.000 censiti.
I comuni con il maggior peso degli stranieri sul totale della popolazione censita appartengono alla provincia di Foggia: Stornara, con 114,8 stranieri per 1.000 censiti, Carapelle con il 94,4‰, Stornarella (88,6‰) e Ordona con l’88,5‰ di stranieri.
Il 24,0% degli stranieri residenti ha un’età compresa tra 30 e 39 anni, il 19,5% ha tra i 20 e i 29 anni e il 18,6% tra i 40 e i 49 anni. L’età media è di 32,2 anni e la componente maschile risulta più giovane (30,7 anni) di quella femminile (33,4 anni).
Le donne rappresentano il 55,3% del totale degli stranieri, valore che sale al 58,6% nella provincia di Taranto, mentre in quella di Bari presenta il valore più basso (54,0%). Il rapporto di mascolinità, diminuito di oltre 20 punti percentuali rispetto al 2001, è di 80,8 maschi ogni 100 femmine.
Rispetto al 2001, quando i residenti risultavano 4.020.707, l’incremento dello 0,8% è da attribuire esclusivamente alla componente straniera. Infatti, nel decennio intercensuario la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di oltre 20mila individui (-0,5%) mentre quella straniera è aumentata di 52.519 unità (+174,1%).
I cittadini stranieri crescono in tutte le province mentre gli italiani diminuiscono nelle province di Foggia
(-5,5%) e Brindisi (-1,4%), risultano in leggero aumento nelle province di Bari (+1%), Barletta-Andria-Trani (+1%) e Lecce (+0,6%) e infine restano stazionari nella provincia di Taranto. In particolare, i cittadini italiani aumentano nel 36,0% dei comuni (93) e diminuiscono nel restante 64,0% (165). I comuni in cui si registra il maggior incremento di residenti italiani sono Leporano (+37,7%), Porto Cesareo (+20,6%) e Isole Tremiti (+18,0%); quelli che ne perdono di più sono San Marco la Catola (-28,9%), Anzano di Puglia (-28,8%) e Monteleone di Puglia (-25,1%).
Nel periodo intercensuario i maggiori incrementi di popolazione si rilevano nelle province di Bari (+2,4%) e Barletta-Andria-Trani (+2,3). Al contrario, si registrano perdite di popolazione nelle province di Foggia
(-3,6%) e Brindisi (-0,4%).
Più femmine che maschi - In Puglia si contano 94,0 uomini ogni 100 donne (1.963.743 uomini, 2.088.823 donne). A livello provinciale il rapporto di mascolinità assume valori prossimi a quello regionale nelle province di Taranto (93,9%), Bari (94,8%) e Foggia (95,1%), mentre è più basso nelle province di Lecce (91,1%) e Brindisi (92,5%); viceversa nella provincia di Barletta-Andria-Trani raggiunge quota 97,5%.
In otto comuni, pari al 3,1% del totale, il rapporto di mascolinità risulta sbilanciato a favore della componente maschile, con il primato che spetta alle Isole Tremiti (126,4 uomini ogni 100 donne). Al contrario, si contano solo 78,8 uomini ogni 100 donne a Volturara Appula, sempre in provincia di Foggia.
Aumentano le ultracentenarie - Dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione di 65 anni e più è passata dal 15,9% (639.265 persone) al 20,0% (811.015 persone).
Anche i “grandi vecchi”, ovvero gli ultra 85enni, incrementano il loro peso sul totale della popolazione residente (dall’1,7% del 2001 al 4,8% del 2011). Se nella classe 95-99 anni si registra un aumento del 86,5%, in quella degli ultracentenari si arriva al +147,8%.
Gli over100, infatti, erano 324 nel 2001 (67 maschi e 257 femmine) e nel 2011 ne sono stati censiti 803, con una percentuale di donne pari all’80,1% (643 unità).
Bari è la provincia in cui risiede il maggior numero di ultracentenari (228, pari al 28,4% del totale), seguita da Foggia (163, 20,3%) e Lecce (175, 21,1%). Anche nel 2001 Bari (122, 37,7%), Foggia (61, 18,8%) e Lecce (58, 17,9%) erano le province con più over100; all’ultimo posto si collocava Brindisi (34, 10,5%).
I comuni con più ultracentenari al 9 ottobre 2011 sono Bari (60, 7,5%), Taranto (43, 5,4%), Foggia (33, 4,1%) Lecce (33, 4,1%) e Brindisi (24, 3,0%).
Tra i comuni non capoluogo le percentuali più elevate di ultracentenari si registrano a Molfetta (25, 3,1%), Altamura e San Severo (15, 1,9%), Corato (13, 1,6%), Monopoli e Manfredonia (12, 1,5%) e Ostuni (10, 1,2%).
L’analisi territoriale mostra una geografia dell’invecchiamento poco variabile. Considerando l’età media della popolazione residente, che per la Puglia nel suo complesso è di 42 anni, le province di Barletta-Andria-Trani e di Foggia presentano valori al di sotto della media regionale (rispettivamente 40 e 41 anni). Nelle province di Brindisi e Lecce l’età media è di 43 anni, mentre in quelle di Bari e Taranto si attestano sul valore medio regionale.
Sempre più popolati i comuni di media dimensione - Fra il 2001 e il 2011, la popolazione è aumentata in 115 comuni pugliesi (44,6%). In particolare si registra un incremento di residenti nel 3,8% dei comuni di dimensione compresa tra 5 e 20mila abitanti e nello 0,5% in quelli con oltre 50mila abitanti. Al contrario si è ridotto il numero dei residenti nel 19,1% dei comuni di dimensione inferiore ai 5mila abitanti e nello 0,6% dei comuni di dimensione tra 20 e 50mila abitanti.
I comuni più grandi e quelli più piccoli - Il 30,8% della popolazione residente in Puglia vive in provincia di Bari; il 19,8% risiede nella provincia di Lecce, il 15,4% e il 14,4% rispettivamente nelle province di Foggia e di Taranto; il 9,9% ha la residenza nella provincia di Brindisi e il restante 9,7% in quella di Barletta-Andria-Trani.
In termini di popolazione, i comuni più grandi della Puglia sono Bari (315.933 residenti), Taranto (200.154) e Foggia (147.036). Nella provincia di Foggia si concentrano i comuni più piccoli: Celle di San Vito (172 residenti), Isole Tremiti (455), Volturara Appula (481), Faeto (644), Motta Montecorvino (768) e Panni (858).
Stranieri: superata la soglia di 80mila - Nel corso dell’ultimo decennio la popolazione straniera residente in Puglia è più che raddoppiata (da 30.161 a 82.680, con una crescita pari al 174,1%).
Uno straniero su tre risiede in provincia di Bari (34,1%), uno su cinque nella provincia di Foggia (20,8%), il 17,3% in quella di Lecce, meno di uno su 10 rispettivamente nelle province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto.
La provincia di Foggia registra l’incidenza più elevata, con 28 stranieri ogni 1.000 censiti, seguita da Bari (23‰), Barletta-Andria-Trani (19‰), Brindisi (18‰) e Lecce (18‰); a Taranto il valore dell’indicatore scende a 13‰. Tra i comuni capoluogo, l’incidenza più alta si registra a Lecce con 45 stranieri ogni 1.000 censiti.
I comuni con il maggior peso degli stranieri sul totale della popolazione censita appartengono alla provincia di Foggia: Stornara, con 114,8 stranieri per 1.000 censiti, Carapelle con il 94,4‰, Stornarella (88,6‰) e Ordona con l’88,5‰ di stranieri.
Il 24,0% degli stranieri residenti ha un’età compresa tra 30 e 39 anni, il 19,5% ha tra i 20 e i 29 anni e il 18,6% tra i 40 e i 49 anni. L’età media è di 32,2 anni e la componente maschile risulta più giovane (30,7 anni) di quella femminile (33,4 anni).
Le donne rappresentano il 55,3% del totale degli stranieri, valore che sale al 58,6% nella provincia di Taranto, mentre in quella di Bari presenta il valore più basso (54,0%). Il rapporto di mascolinità, diminuito di oltre 20 punti percentuali rispetto al 2001, è di 80,8 maschi ogni 100 femmine.
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CRONACA
