Il Bari rianima dopo 9 gare la Pro Vercelli

Nicola Zuccaro. Dopo aver interrotto lo scorso 8 Dicembre l'astinenza dai 3 punti allo Spezia, il Bari "interrompe", a distanza di 9 turni, anche il digiuno della Pro Vercelli. La compagine biancorossa conferma così di essere famigeratamente conosciuta per la sua vocazione atta a risolvere le crisi altrui ma non la sua.

Quanto accaduto al "Piola" di Vercelli è degno di un approfondito studio psico-analitico. Come si fa a passare in vantaggio e a subire nella ripresa la rimonta dei padroni di casa peraltro penalizzati dall'assenza del proprio pubblico per la disposizione da parte della giustizia sportiva di dover disputare la gara a porte chiuse? E' la lunga domanda che ha dominato già sul 2 a 1 ottenuto dagli uomini di Braghin i commenti dei baresi rimasti nel capoluogo. Essi non hanno mancato di esternare, manifestando una leggera punta di rassegnazione, che il Bari se prosegue lungo questa scia negativa è destinato a retrocedere direttamente privandosi dell'ultima spiaggia - come documenta la classifica - rappresentata dai play out.

Cosa fare per evitare questo calvario? E' la domanda ricorrente sin dal dopo gara e alla quale verrebbe spontaneo rispondere così: esonerare l'allenatore. Un epilogo al quale si è opposto repentinamente il capitano Ciccio Caputo e dal quale si gradirebbe, alla luce del ruolo rappresentativo che ricopre, una risposta se non una spiegazione esauriente su questa incredibile e impensabile involuzione prima della sosta invernale.