Ilva: Uilm, azienda punta a 6500 cassintegrati in 2 anni
TARANTO. Seimilacinquecento cassa integrati per il gruppo Ilva. Si tratta di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione nell'ambito della procedura per la bonifica degli impianti. La cassa dovrebbe iniziare il 3 marzo e avere durata di 24 mesi. Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, in un'intervista a La stampa, spiega quali sono le richieste dell'azienda. Il piano di ristrutturazione presentato oggi prevede anche la chiusura di alcune linee, in particolare l'altoforno uno che e' gia' chiuso, e l'altoforno cinque."Non sono previsti esuberi, almeno secondo quanto dichiara l'azienda, e sono previsti investimenti per la bonifica", spiega Palombella. Si parla, in particolare, di due miliardi e mezzo di euro di investimenti. La cassa interesserebbe 6.417 addetti nello stabilimento di Taranto su un totale di 6.507, il totale della richiesta. Altri addetti andranno in cassa negli impianti di Novi Ligure e Pratica di Mare. "Sono numeri drammatici", dice Palombella.
Adesso si aprira' la trattativa con i sindacati, per "attenuare la cifra per la rotazione, la formazione e eventuali contratti di solidarieta'. Sono numeri che prevedono per due anni lacrime e sangue ma e' anche vero che investimenti per la bonifica significano anche che l'Ilva non chiudera' e quindi tra due anni ci sara' nuovo lavoro", dice Palombella. In questi due anni la produzione, che a regime ammontava dalle 30mila tonnellate giorno e che attualmente e' pari a 18mila tonnellate giorno, passera' a diecimila tonnellate giorno.