Monti: Italia rischia precipizio dopo parole Cavaliere
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| Il premier Mario Monti e il Cavaliere Silvio Berlusconi: è bagarre in queste ore sulla proposta choc di restituzione dell'Imu |
"Temo che non ci sia spazio per la restituzione ai contribuenti di quanto pagato allo Stato per il 2012". Lo chiarisce Mario Monti riferendosi a Silvio Berlusconi, rilevando da una videochat per 'La Stampa' che "sembra una bella promessa ma si tratta in realta' di una polpetta avvelenata, perche' poi avrebbe conseguenze come quelle che sta gia' determinando con le prime turbolenze nei mercati". Monti ricorda invece che "nel nostro programma c'e' espresso che l'Imu puo' essere ridotta con gradualita', a partire dalla prima casa". "Lo spazio per ridurre gradualmente e responsabilmente le tasse non e' indipendente dalla credibilita' di un governo", aggiunge il premier, che sottolinea il valore, per un governo, di "essere considerato credibile dai mercati interni e internazionali". Quindi l'attacco a Berlusconi. "Trovo una ricostruzione errata, e un'operazione diseducativa verso gli italiani, presentare la situazione del 2011 come rosea per dire che poi sarebbe arrivato un governo tecnico, chiamato non si sa bene da chi, che avrebbe fatto un disastro". Di fronte a cio' "anche in una persona pacata la tendenza della voce a crescere e' quasi irrefrenabile", ha detto il Professore.
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"Vedo con preoccupazione il rialzo dello spread - ha aggiunto -. Spero che convulsioni di promesse millenaristiche in campagna elettorale non rideterminino un colpo di coda della crisi". Il polo della sinistra "e' molto simile a quello guidato dal Professor Prodi, che ha avuto problemi interni che poi l'hanno fatto disgregare", ha poi detto Mario Monti. E a chi gli chiede se un governo Bersani-Vendola sarebbe meno credibile di quello del quale lo stesso Professore rivendica appunto la credibilita' internazionale, risponde con la consueta diplomazia: "Preferisco lasciare ad altri la valutazione".
"IDEA CHE RISCHIA DI FAR PRECIPITARE ITALIA" - ''L'idea di rimborsare l'Imu versata nel 2012 puo' rischiare di rifar precipitare l'Italia nella situazione in cui io l'ho trovata''. Sono le parole di Mario Monti, rilasciate al Tg1, in cui torna a criticare la proposta di Silvio Berlusconi. Ancora scintille quindi tra il Prof e il Cavaliere. Al centro della contesa, come da qualche mese a questa parte, l'Imu. "Se vogliamo è un voto di scambio, ma anche un tentativo simpatico di corruzione: io ti compro il voto con dei soldi e i soldi sono dei cittadini". Sono le parole di ieri del premier Mario Monti su Rtl 102,5, a riguardo della proposta choc del Cavaliere. Vuole "comprare il voto degli italiani con i soldi degli italiani", ha aggiunto.
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"Non mi sono sentito toccato" dalle accuse di Berlusconi. Del resto, "io sono ancora più imbecille perché ho dato attuazione ad aumenti di tasse in gran parte già decisi da Berlusconi".
"Il mio predecessore, noto per le facili promesse elettorali, ha appena annunciato l'intenzione di tagliare la spesa pubblica di 80 miliardi di euro nei prossimi 5 anni. Si tratta dello stesso incantatore di serpenti che ha aumentato la spesa di 154 miliardi". Così Mario Monti sfida Silvio Berlusconi in tv "per discutere delle proposte".
"L'Imu sulla prima casa è il tratto più dissennato del governo tecnico che ha dato il via alla crisi perché la prima casa non si deve toccare, si è toccato il fattore psicologico che è il primo fattore di crisi". Sono le parole di Silvio Berlusconi, a Milano, ribadendo che se vince toglierà l'Imu, l'Irap e l'Iva con un piano "poderoso".
"L'Imu - ha proseguito il Cavaliere - è una tassa dissennata e confermo che nel primo consiglio dei ministri la cancelleremo come nel 2008". Così Silvio Berlusconi a Milano.
"Le famiglie italiane saranno rimborsate come risarcimento ad un' imposizione sbagliata". Così Silvio Berlusconi presenta la 'proposta choc': al primo cdm sarà abolita l'Imu sulla prima casa e saranno restituiti i soldi versati nel 2012. "Sarà un atto di ricucitura, un atto simbolico ma concretissimo che apra una nuova pagina che riporti i cittadini ad avere fiducia nello Stato".
Berlusconi, annunciando la soppressione dell'Imu sulla prima casa, ha quindi spiegato che il suo governo attuerà anche altri interventi. "In cinque anni - ha detto - elimineremo l'Irap, imposta che pesa sulle imprese, un'imposta odiosa che deve essere pagata dalle aziende anche se non chiudono i bilanci in utile. Poi non ci sarà alcun aumento dell'Iva e ovviamente nessuna patrimoniale. Come potete vedere il nostro è un programma completamente opposto a quello di Monti e della sinistra".
"TONFO PIAZZA AFFARI DOVUTO A MPS" - Il 'tonfo' di Piazza Affari di oggi e' dovuto allo scandalo Mps. A sostenerlo, in conferenza stampa a Trieste, il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, le cui proposte elettorali, secondo il Wall Street Journal, pesano invece negativamente sui mercati. "Mi pareva che non ci fosse... (il mio nome, ndr)", ha detto con una battuta. "La borsa va giu' per Mps, praticamente ci si domanda dove sono andati a finire 3 miliardi di differenza fra il prezzo che si sapeva e quello pagato: questo e' il motivo di una sfiducia nel comparto bancario italiano degli operatori", ha detto. "Sono l'unico politico che ha titolo per essere creduto quando fa le promesse", ha aggiunto rispondendo all'accusa del giornale americano.
BERSANI: DA CAV PROMESSA DEMAGOGICA - ''Credo che la storia non ritorni, è chiaro che si tratta di una promessa demagogica, infattibile poggiata su una copertura di bilancio fantasiosa e che strizza l'occhio agli evasori''. Sono le parole di Pier Luigi Bersani, al Tg3, a commento della proposta di Silvio Berlusconi di restituire agli italiani i soldi versati per l'Imu.
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| Gianfranco Fini |
“Dopo il voto - ha aggiunto Fini -noi non siamo disponibili nè ad un accordo con Bersani e Vendola contro Berlusconi e Maroni, nè ad un accordo con Berlusconi e Maroni contro Bersani e Vendola. Se fossimo disponibili a delle alleanze al di là dei contenuti delle medesime, le avremmo fatte prima”.
“Se dopo il voto non c’è una maggioranza in grado di governare – ha evidenziato Fini – in Parlamento occorrerà trovare la convergenza su 4-5 cose da fare. O la politica entra nell’ordine delle idee di concentrarsi su temi concreti e non su alleanze astratte, oppure resteremo perennemente in questo ping-pong che da qualche anno non ci sta facendo fare grandi passi avanti. Sono i temi concreti a definire le alleanze, non le pregiudiziali o le affinità ideologiche, che peraltro sono di 20-30 anni fa”.
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