Politiche: sondaggi, Pd e Grillo in crescita. Centro perde punti. Partita si gioca sugli indecisi

Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini in una foto d'archivio

Nuovi sondaggi, ma la storia non cambia. Gli italiani a quasi due settimane dal voto sembrano avere le idee ben chiare. Torna infatti a crescere la coalizione di centrosinistra, che guadagna un punto rispetto alla settimana scorsa e si conferma in testa nelle intenzioni di voto con il 33,8 percento dei consensi; resta stabile quella di centrodestra, al 27,8 percento, mentre sale ancora di quasi un punto (+0,8%) il Movimento 5 Stelle, al 18,8 percento. Perde quasi un punto (-0,8%) invece la coalizione di centro, che si attesta al 13,4 percento. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre.

A rispecchiare l’andamento positivo della coalizione di centrosinistra è la ripresa del Pd, che sale di un punto e mezzo raggiungendo il 29,5 percento; segue il Pdl con dieci punti di distacco (19,5%), in lieve crescita rispetto a sette giorni fa (+0,2%).

Perde invece quasi mezzo punto (-0,4%) Scelta civica con Monti, al 9 percento. Raggiunge e supera la soglia del 5 percento (5,2%) Lega Nord+Lista Tremonti, mentre scende sotto quella del 4 percento Sel, al 3,6 percento. In calo anche l’Udc che, perdendo oltre mezzo punto (-0,7%), si attesta al 2,7 percento. In lieve crescita Fli (+0,3%) e La Destra (+0,1%), rispettivamente all’1,7 e all’1,1 percento; scende invece di quasi mezzo punto (-0,4%) Fratelli d’Italia, all’1 percento.

In calo anche Rivoluzione civile di Antonio Ingroia (-0,9%), al 4,1 percento; in lieve crescita (+0,2%), invece, Oscar Giannino con Fare, per fermare il declino, all’1,7 percento, mentre resta pressoché stabile (-0,1%) Amnistia, Giustizia e libertà, allo 0,3 percento.

Ancora considerevole il cosiddetto ‘partito del non voto’, che tra indecisi e astenuti raggiunge il 31 percento: un punto in più rispetto alla settimana scorsa. “Da dicembre a oggi il Pdl ha ripreso 5 punti – spiega Roberto Weber, presidente dell’Istituto Swg – L’effetto combinato Imu e Monte dei Paschi è costato un punto e mezzo al centrosinistra, punto che è andato al centrodestra. D’altra parte, la crescita del Pd di quest’ultima settimana si spiega con il fatto che i suoi elettori hanno forse voluto restituire qualcosa perché impauriti dall’impatto che hanno avuto le dichiarazioni di Berlusconi sull’Imu. Dai risultati emerge infine che l’elemento di tendenza forte è Beppe Grillo”.
L'ex premier Silvio Berlusconi

IMU: QUASI META' DEGLI ITALIANI CREDE AL CAV - Il 49 percento degli italiani è convinto che Silvio Berlusconi manterrà fede alla promessa di restituire i soldi dell’Imu in caso di vittoria alle elezioni. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre.

TASSE: GRILLO LEADER PIU' CREDIBILE SU TAGLIO - Quasi tutti i leader promettono di abbassare le tasse in caso di vittoria elettorale, ma è Beppe Grillo quello più credibile secondo il 41 percento degli italiani. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Circa un italiano su tre (34%) crede che Bersani manterrà fede alla promessa di alleggerire la pressione fiscale; al terzo posto Antonio Ingroia, il più credibile in tema di abbassamento delle tasse per il 27 percento degli intervistati. A seguire Berlusconi, con il 26 percento, e Monti, con il 23 percento. Chiudono la classifica Maroni e Tremonti, entrambi al 20 percento.