Vendita motonave, scoperta maxi-evasione da 4 mln a Bari


BARI. Scoperta una nuova maxi-evasione nel capoluogo pugliese. Conti correnti bancari e disponibilita' finanziarie per oltre 4 milioni di euro sono stati sequestratati da militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bari a una importante societa' che opera nel settore della navigazione e che sarebbe responsabile di una ingente evasione fiscale. Il provvedimento e' stato emesso dall'ufficio del gip del Tribunale del capoluogo pugliese, su richiesta della Procura della Repubblica.

Il sequestro giunge al termine di una verifica fiscale eseguita dall'Agenzia delle entrate (Direzione regionale della Puglia) nel mese di maggio 2012 nei confronti di una societa' che esercita l'attivita' di noleggio di mezzi di trasporto marittimo e fluviale, sfociata nel deferimento all'autorita' giudiziaria del rappresentante legale della stessa societa' per il reato di dichiarazione infedele.

L'ispezione ha permesso di accertare che la societa' aveva assoggettato arbitrariamente plusvalenze per 14 milioni e 979 mila euro, generate dalla vendita di una motonave, ad un regime fiscale agevolato denominata 'tonnage tax' (tassa sul tonnellaggio), in realta' non dovuta. Questo sistema agevolativo permette alle imprese di navigazione di determinare in modo 'forfettario', e quindi meno oneroso dal punto di vista fiscale, i ricavi derivanti dalla cessione delle proprie unita' navali sulla base di parametri ancorati al tonnellaggio delle stesse, a condizione che queste siano utilizzate, prima della vendita, nello svolgimento delle attivita' d'impresa.

La societa' aveva, invece, acquistato la motonave al solo fine di procedere alla sua successiva vendita e di lucrare sulla relativa plusvalenza, sottoponendola al regime di favore previsto dalla tonnage tax. La polizia tributaria ha proceduto, pertanto, all'esecuzione di accertamenti articolati volti all'individuazione di beni di pertinenza del legale rappresentante della societa' per il successivo sequestro.

Sulla scorta di questi accertamenti, il Tribunale di Bari, sezione giudice indagini preliminari, ha disposto il sequestro preventivo 'per equivalente' dei conti correnti nella disponibilita' dell'indagato fino alla concorrenza di oltre 4 milioni di euro, in pratica la somma che sarebbe stata evase al fisco. A seguito del provvedimento cautelare l'indagato ha estinto il debito tributario pagando quanto dovuto all'Erario.

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