Mari Sanmartin, il cuore barocco di Spagna a Lecce
L’acquerello è il genere forse più difficile per un artista, il segno resta e perciò sbagliare è assolutamente proibito. Occorre una grande padronanza tecnica per approcciarsi a questo mondo dai colori vaghi, fiabeschi, che scolorano nella materia di cui sono fatti i sogni.
L’artista spagnola sta incantando il Salento. La sua mostra alla galleria “Gli Archi” (Lecce, via Libertini, 58, cuore del centro storico, sino al primo aprile, dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 20.30) è un successo di pubblico. Piacciono quegli angoli della Spagna di ieri e di oggi, i topoi della sua cultura millenaria (non poteva mancare la corrida, col toro agilissimo e il matador teso nello spasimo di dominarlo), come la ragazza che nella controra insonne legge un libro languidamente appoggiata ai cuscini. E gli scorci del paesaggio di una terra dalle passioni forti che l’artista addolcisce in tenui pastello o esalta con colori più vividi.
Nata a Lugo, genio precoce, Mari Sanmartin Salvador ha cominciato a dipingere prestissimo. La sua natura autodidatta gli ha permesso di muoversi fuori da scuole e accademie, maturando uno stile assolutamente originale. Fa parte della generazione di artisti del Nord della Spagna: Blas Loures, Varela Guillot, Quesada, Galicia. Oltre all’acquerello, che risolve con un gioco intrigante di trasparenze e colori decisi, padroneggia la penna, l’olio e ogni tecnica mista. L’artista ha diretto la galleria d’arte “Sala Nova Rua” e adesso la “Sala SM”. E’ professoressa onoraria all’Accademia d’Arte di Madrid, ha esposto in personali e collettive in tutto il mondo ricevendo riconoscimenti ovunque. Le sue opere sono sparse in collezioni pubbliche e private.
La pittrice, che è uno dei “nomi” più rilevanti di questo XXI secolo, ha scelto Lecce (sempre più “capitale” della cultura europea) per la sua “prima” in Italia, dove non si era mai proposta. L’acquerello è la pittura che vive della simbiosi perfetta fra aria e acqua. Il risultato esplode sulla tela in un trionfo cromatico fatto di colori caldi e vivi, che appagano tutti i sensi donando una sorprendente quiete interiore.
Spagna e Salento si specchiano come Narciso nello stagno, scoprendosi molto simili nelle connotazioni del paesaggio di terre solari, dove un a luce pura svela le cose e il cuore degli uomini. Mari Sanmartin Salvador coglie, di entrambe, l’anima profonda, le essenze segrete, le sfaccettature più intime.
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