Andria, scoppola preannunciata: tra deferiti e dispersi, l'Avellino cala il poker
di Luca Losito - Dopo una settimana passata a discutere di stipendi non pagati, dirigenti non pervenuti e deferimenti notificati, ecco che il risultato sul campo si traduce in una frittata di grosse proporzioni. L'Andria paga i traumi del suo momento delicato, resiste un tempo ma alla prima difficoltà crolla: l'Avellino suggella il 4-0 in meno di 45'. Troppo poco, salvezza diretta lontanissima e rischio Play-out sempre più concreto.
Pronti, via e Larosa ci prova dalla distanza, tiro senza pretese. Al 5’ punizione di Zappacosta dal vertice destro dell’area, Fabbro impatta di testa e converge a rete, Rossi salva. Al 10’l’Andria risponde con Bottiglieri, pallone deviato che finisce in angolo. Al 26’ dai 25 metri è Arini, indimenticato ex della partita, ad andare al tiro, Rossi presente. La gara vive una fase di stallo, si giunge così ai minuti conclusivi. Al 47’ angolo di Zappacosta, Arini di testa converge a rete: Rossi si salva. La sfera arriva a De Angelis, il numero uno azzurro para ancora. I lupi non riescono a scardinare il bunker pugliese.
La ripresa vede gli irpini continuare ad attaccare a testa bassa. Il momento chiave capita al 55': Fabbro lancia Zigoni che con una sponda serve Castaldo, il bomber viene steso in area da Tartaglia. L'arbitro assegna il rigore ed espelle il difensore azzurro: Castaldo dagli 11 metri non perdona, esplode un Partenio stracolmo. Gara in salita che si chiude al 72', altro minuto dell'orrore: De Angelis recupera palla al limite dell'area e calcia a rete, un Rossi incerto si fa trafiggere; pochi secondi dopo uno sciagurato disimpegno della difesa azzurra regala palla a Zigoni, il quale batte tranquillamente Rossi. 3-0, Andria definitivamente al tappeto in un solo giro di lancette. Gli azzurri non reagiscono, anzi, subiscono il poker: Zappacosta dai 35 metri pesca il jolly e trafigge un incolpevole Rossi. E' l'ultimo flash di una gara da incubo, in cui sono emersi limiti e difficoltà del momento.
L'Andria esce con le ossa rotte dal confronto con l'Avellino, eccellente capolista che però ha davvero trovato la strada spianata troppo facilmente dopo il gol di Castaldo. Difficile immaginare sviluppi positivi in questo momento, con una dirigenza che ha praticamente lasciato in balia di sé stessa squadra e staff tecnico. L'unica speranza è che, quanto meno, non si concretizzi ciò che dice la classifica attuale: derby fratricida ai Play-out tra Andria e Barletta. Sarebbe troppo brutto concludere così un'annata amara per le due compagini della Bat che, nonostante le mille difficoltà , sperano ancora di poter restare a braccetto in Prima Divisione anche nella prossima stagione.