Bersani freddo sul Governissimo


ROMA. Dialogo sul Presidente della Repubblica, ma un secco no al governissimo. Pier Luigi Bersani, ad Agora', spiega che incontrera' Silvio Berlusconi per discutere di metodo dell'elezione del Capo dello Stato, ma non cede di un millimetro sul tema del governo: "A proposito di larghe intese, e governissimi, io ho vissuto la fase finale del governo Monti.

Noi siamo rimasti li' e Berlusconi s'e' dato tre mesi prima. E quando lo incontro glielo dico: 'ti conosco mascherina'...".

RENZI? ATTENTO AI TONI E PARLI IN DIREZIONE - Le discussioni vanno bene, ha affermato Bersani, ma bisogna stare attenti ai toni e avanzare le proprie proposte nei luoghi giusti, cioe' nella direzione Pd. "A differenza di Grillo noi andiamo in streaming quando facciamo le riunioni nostre, non quando abbiamo ospiti, capovolgendo la buona educazione. Noi siamo educati e quando abbiamo ospiti non facciamo lo streaming, ma in direzione si'. Noi lavoriamo nei nostri organismi", ha spiegato Bersani, mentre in studio gli ricordavano che Renzi non ha partecipato. "Ecco appunto" ha chiosato il leader Pd, che poi ha ricordato: "io sto procedendo sulle conclusioni della direzione, ad oggi non ne conosco altre. Bisogna decidere, ma nelle sedi giuste". Quanto al sindaco di Firenze, "starei attento a certi accenti che rischiano di rovinare i rapporti. Abbiamo dei luoghi per decidere, Renzi venga e dica li'. Non ho capito cosa dobbiamo fare: votare, fare il governissimo? Sono due cose diverse. Io non sono ne' per il governissimo ne' per andare a votare, poi sono disposto a discutere". E ancora. "Basta con questa Bersanite acuta. Non impedisco niente, io mi metto al servizio, se servo sono qui, se non servo vedremo".

BERSANI, NEL '76 C'ERA UN GOVERNO DI MINORANZA - Riguardo all'appello di Napolitano a ritrovare quelle 'larghe intese' che a meta' degli anni '70 salvarono l'Italia dalla crisi economica e dall'assalto del terrorismo, Bersani ha ricordato che "nel '76 c'era uno che governava e gli altri che consentivano: era una singolare forma di governo di minoranza". Cosi' il leader Pd, Pier Luigi Bersani, ricorda e puntualizza, dopo le parole del Capo dello Stato di ieri, che nel '76 Andreotti varo' un monocolore Dc e il Pci si astenne. "Io a mio modo ho fatto una proposta di larghe intese", e cioe' "si consenta un Governo di cambiamento, si faccia una convenzione per le riforme presieduta da chi non e' al Governo, si ricerchi assieme un Presidente della Repubblica. E' una proposta di comune responsabilita' democratica. Io mi sono rivolto alle principali forze politiche: ho chiesto di consentire l'avvio del Governo e loro hanno detto no".

Bersani propone inoltre al gruppo Pd della Camera di avviare una "fase istruttoria", da delegare ai capigruppo e a segretario, in vista dell'elezione del presidente della Repubblica. "Io - ha ricordato il leader Pd - ho visto Monti e vedro' Berlusconi e altri. Sulla base di questo lavoro da fare entro questa settimana riconvocheremo i gruppi parlamentari per valutare". La proposta e' stata accolta da un applauso del gruppo.