Commissariamento Palese-S.Spirito, insorge l'opposizione comunale di Bari

Nicola Zuccaro. La luna di miele fra la maggioranza di Centro-Sinistra e la minoranza di Centro-Destra al Comune di Bari è durata per breve tempo. Dopo l'intesa bipartisan raggiunta nella seduta del 26 Marzo avente per oggetto un'iniziativa congiunta a favore dei 2 marò pugliesi rientrati in India, in Aula Dalfino è tornato il muro contro muro.

A scaturire la ripresa della netta contrapposizione durante la convocazione di Giovedì 4 Aprile è stata la discussione sull'Articolo 36 del regolamento sul decentramento amministrativo contenente le disposizioni relative alle dimissioni del presidente di circoscrizione.

A seguito di quanto è avvenuto in quella di Palese-Santo Spirito con il dietrofront di Saverio Di Liso, nei mesi scorsi, il sindaco aveva provveduto alla nomina di un commissario individuato nella persona del Dott.Luca Scandale, già impegnato come direttore del Piano Strategico.

Una scelta che per l'opposizioni di Centro-Destra è marcatamente politica ad esclusiva garanzia di una sola parte, ovvero del Cento-Sinistra. Da qui la richiesta avanzata dalle opposizioni della nomina di un sub-commissario quale espressione della minoranza avversa presso la locale circoscrizione. Trattasi di una "proposta-tampone", considerato che il ritorno alle urne previsto per il prossimo 26-27 Maggio si sarebbe rivelato deleterio dal punto di vista finanziario col rischio di spendere 230mila euro.

Una cifra considerevole alla luce del delicato periodo economico. E allora? Per il coordinatore delle opposizioni Ninni Cea (fortemente critico dopo che era stato respinto un emendamento presentato dal Cento-Destra) si sarebbe dovuta dare la parola agli elettori in concomitanza con le consultazioni politiche del 24 e 25 Febbraio. Secondo Cea è stata sospesa ad una parte della cittadinanza il diritto ad esprimersi ed il permanente commissariamento rappresenta un'autentica sospensione della democrazia nella Città di Bari.