Internet: Cassazione, è reato spacciarsi per un altro in chat


ROMA - Rischia una condanna chi si spaccia per un'altra persona nelle chat. Lo si evince da una sentenza con cui la Cassazione ha confermato la condanna di una donna che aveva divulgato su una chat il numero di telefono cellulare della sua ex datrice di lavoro, con la quale aveva in corso una causa civile. La 'vittima', ignara di tutto, si era trovata all'improvviso a ricevere telefonate e sms di persone interessate a incontri erotici, alcune delle quali l'avevano apostrofata con insulti, inviandole anche mms con immagini porno.

L'imputata era stata ritenuta responsabile dalla Corte d'appello di Trieste dei reati di ingiuria e sostituzione di persona, mentre era stato dichiarato prescritto il reato di molestie. La quinta sezione penale della Cassazione ha rigettato il ricorso della donna, ricordando che "integra il reato di sostituzione di persona la condotta di colui che crei e utilizzi un account di posta elettronica, attribuendosi falsamente le generalita' di un diverso soggetto, inducendo in errore gli utenti della rete Internet, nei confronti dei quali le false generalita' siano declinate e con il fine di arrecare danno al soggetto le cui generalita' siano state abusivamente spese".