Commissioni, scoppia caso Nitto Palma

ROMA - Tutto da copione, o quasi. Nonostante Pd e Pdl non abbiano faticato molto a trovare l'accordo sulle presidenze delle Commissioni parlamentari, tra i due partiti di maggioranza e' subito scoppiato il caso di Francesco Nitto Palma. L'ex ministro, candidato dal Pdl alla presidenza della Commissione Giustizia del Senato, non e' riuscito per ben due volte ad ottenere i voti necessari per essere eletto.
La commissione e' stata dunque riconvocata per domani, dove non sara' necessario alcun quorum. Le due fumate nere scatenano l'ira del Pdl, che per bocca del capogruppo Renato Schifani afferma: "Ognuno si assumera' le proprie responsabilita'", mentre il diretto interessato spiega: "Da quello che ho letto c'era un accordo che non ha raccolto frutti. E' un problema del vertice del partito e non mio", affema Nitto Palma.
Per il resto, alla Camera il Pd ottiene 8 presidenze; 5 il Popolo delle liberta' e 1 Scelta Civica. Stesso schema al Senato: 7 al Pd, 6 al Pdl e 1 al movimento di Mario Monti.
Per il resto, alla Camera il Pd ottiene 8 presidenze; 5 il Popolo delle liberta' e 1 Scelta Civica. Stesso schema al Senato: 7 al Pd, 6 al Pdl e 1 al movimento di Mario Monti.
SOLO 3 DONNE A PRESIDENZE - Sono solo 3 su 28, tutte del Pd, le donne elette alle presidenze delle commissioni parlamentari e delle giunte di Camera e Senato. Si tratta di Donatella Ferranti (Commissione Giustizia della Camera), Anna Finocchiaro (Affari Costituzionali del Senato) ed Emilia De Biasi (Sanita' di Palazzo Madama). Un magro bottino che non sembra destinato ad essere incrementato visto che per i posti ancora liberi i candidati sono tutti uomini.
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