Strage Sannicandro, Piccolo sparò a bruciapelo

I primi riscontri confermerebbero la pista seguita all'inizio dagli inquirenti, quella dell'omicidio-suicidio. Sarebbe stato Michele Piccolo, farmacista, a sterminare la propria famiglia e a togliersi la vita gettandosi in piscina. Il capofamiglia, infatti, sarebbe deceduto per affogamento. Nei suoi polmoni i medici legali hanno trovato acqua, segnale che prima di finire nella piscina della villa fosse ancora vivo.
Probabilmente per compiere il gesto ha assunto prima un cocktail di farmaci per sedarsi. Anche le due donne potrebbero essere state addormentate da Michele con un farmaco prima di essere uccise nel sonno. I risultati degli esami tossicologici, affidati al professor Roberto Gagliano candela, saranno pronti tra 60 giorni. Diversa la dinamica che ha portato al decesso di Claudio: il 24enne sarebbe stato assassinato con un proiettile sparato da 3-4 metri di distanza. Confermato anche il calibro della pallottole: e' stata usata una pistola modello 38, la stessa che Michele Piccolo custodiva in modo regolare nella villa.