Il Pdl si spacca sul presidenzialismo

ROMA - Il placet del presidente del Consiglio Enrico Letta all'elezione diretta del Capo dello Stato e' stata accolta 'per acclamazione' dal Pdl e, in primis, dal segretario politico Angelino Alfano. Distante, tuttavia, la posizione nel centrosinistra e nel Pd, con l'ostilita' di Rosi Bindi e dei cosidetti 'giovani turchi'.

Critiche sono arrivate da Nichi Vendola, secondo il quale il semi presidenzialismo e' uno "sbandamento culturale" e Stefano Rodota' che si e' detto "stupito" dalle parole del presidente del consiglio.

Ma distinguo molto netti sono arrivati dallo stesso Pd: favorevoli si sono detti Matteo Renzi e Walter Veltroni. L'ex sindaco di Roma e' anche "interessato" alla raccolta firme lanciata da Giovanni Guzzetta e dal nome piu' che evocativo: "Eleggiamoci il Presidente". Anche il segretario del partito, Guglielmo Epifani ha mostrato interesse, mentre Rosy Bindi e la sinistra del partito non hanno nascosto lo scetticismo. "Si, e' vero la Costituzione non e' cosa nostra - scrive la Bindi - Noi che siamo in Parlamento non ne possiamo disporre a colpi di maggioranza. La Costituzione e' di tutti. "Peccato" per "la sordita' del governo che con il presidente del consiglio Letta e con il vice Alfano ci annunciano accordi gia' pronti sulla elezione diretta del Capo dello Stato".
 
Nel frattempo il leader M5S Beppe Grillo si e' espresso sull'argomento con una nuova stoccata: "Mentre il Paese e' al "collasso il governo si balocca con il presidenzialismo", ha spiegato dal suo blog.